Fiducia in De Luca si o no? “Venite alla Borghesiana, arrivederci”. Così Matteo Orfini cerca di evitare le domande sul caso di Vincenzo De Luca all’uscita dalla sede nazionale del Partito democratico a Roma. Ma alla domanda se non ci sia un’analogia tra la vicenda del governatore della Campania con Ignazio Marino (entrambi hanno mantenuto il riserbo sapendo d’essere indagati, Marino per tre giorni, De Luca per dieci): “Cosa c’entra, son casi completamente diversi – dichiara ai microfoni de ilfattoquoitidiano.it -. La vicenda degli scontrini non era la ragione per la quale chiedevamo le dimissioni di Marino. Su De Luca c’è una vicenda su cui sta indagando la magistratura dai tratti ancora abbastanza oscuri, aspettiamo di capire con fiducia quello che uscirà dalle carte e valuteremo”. Lorenzo Guerini, vicesegretario dem, dribbla le domande del fattoquotidiano.it entrando nella sede del partito, mentre Gennaro Migliore dice: “Un caso grave anche per il coinvolgimento di un altro giudice, ma io non ho motivo di dubitare di quanto detto da De Luca”. Poi l’ex esponente campano di Sel si lascia sfuggire: “Probabilmente era meglio se De Luca avesse detto d’esser indagato” di Manolo Lanaro
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