Far diventare il Festival Verdi di Parma un evento riconosciuto dalla legge, con un finanziamento fisso da parte dello Stato. È la battaglia che da anni intraprendono le amministrazioni di Parma, patria del compositore, e anche quella Cinque stelle di Federico Pizzarotti non è da meno. A sostenere la battaglia del Comune però, questa volta non sono i parlamentari parmigiani né i colleghi Cinque stelle eletti a Roma, ma Maria Mussini, senatrice espulsa dal Movimento e oggi vice presidente del gruppo misto. Gli emendamenti alla legge di Stabilità per istituzionalizzare a livello nazionale il Festival sono stati firmati trasversalmente al Senato da tutti i gruppi, tranne il M5S. “Ho chiesto a tutti di confrontarsi”, ha detto Pizzarotti in conferenza stampa. “Un supporto serve, ed è necessario superare ogni barriera. Serve che tutto l’arco costituzionale sostenga la proposta che si inserisce in una battaglia culturale che deve superare il paradosso di un Giuseppe Verdi celebrato in tutto il mondo ma che l’Italia, a parte le iniziative locali a cominciare dalla mia città, invece, non sa valorizzare come propria risorsa culturale fondamentale”.

Mercoledì 11 novembre in Senato insieme a Pizzarotti la senatrice Mussini ha lanciato l’iniziativa #rinVerdiamoilfestival – La battaglia a sostegno del Festival Verdi riparte dalla Legge di stabilità”. Tema dell’incontro è proprio l’iter legislativo per dare un riconoscimento alla kermesse dedicata a Giuseppe Verdi che si tiene ogni anno a Parma nel mese di ottobre e alla conferenza hanno partecipato, oltre a Pizzarotti, l’assessore alla Cultura di Parma Laura Ferraris e il direttore della Fondazione Teatro Regio di Parma, Anna Maria Meo.

“Il punto non è quale partito fa cosa ma che cosa si fa – ha commentato la senatrice Mussini sulla sua pagina Facebook – Il Festival Verdi si merita ben di più che restare invischiato nei giochetti di 5 stelle e Pd. Da qui la mia proposta, che si traduce in un emendamento alla Legge di stabilità, per inserire la manifestazione di Parma e Busseto tra i Festival riconosciuti e finanziati per legge”. Mussini è da sempre vicina al sindaco di Parma, tanto che nei mesi scorsi aveva donato 35mila euro derivanti dal suo accantonamento di stipendio parlamentare per una startup sostenuta dal Comune ducale. E ora il suo impegno di eletta a Roma va anche alla rassegna verdiana. “Ci avevo già provato con le finanziarie precedenti nel 2013 e nel 2104 e anche con l’Art bonus, oltre che con richieste dirette al ministro Franceschini – continua la senatrice – ma il Pd ha dato seguito solo a un finanziamento per una sola annualità del 50 per cento della somma a disposizione degli altri festival. Speriamo questa volta di farcela”.

A lavorare in questi anni per il Festival dedicato al Maestro sono stati anche i parlamentari parmigiani del Pd, a partire dal senatore Giorgio Pagliari, che insieme ai deputati Patrizia Maestri e Giuseppe Romanini ha presentato un suo disegno di legge per raggiungere l’obiettivo. Proprio poche settimane fa il documento è arrivato in Senato. Nel 2014 la proposta di finanziamento del Festival venne scartata perché ritenuta di rilievo locale, nonostante il Bicentenario del 2013 avesse avuto risonanza in tutto il mondo. Da allora il Festival ha chiuso altre due edizioni e il progetto della legge non è ancora andato in porto.

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