La Germania “non vuole creare danni” all’industria dell’auto. Lo ha detto il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, aggiungendo che il governo di Angela Merkel vuole che Volkswagen faccia piena chiarezza sullo scandalo delle emissioni truccate, che negli ultimi giorni si è ampliato anche ai motori a benzina. Il ministro – riferisce Bloomberg – ha sottolineato che i guai della casa automobilistica sono un problema grave, ma il gruppo “è incredibilmente importante per la Germania” e il governo non vuole vederla ulteriormente danneggiata dalla truffa diventata di dominio pubblico a settembre. Vw deve dunque continuare a vendere auto per superare questo momento di difficoltà.

La presa di posizione del titolare delle Finanze arriva mentre la procura tedesca di Braunschweig sta prendendo in considerazione nuove ispezioni presso l’azienda in seguito alle rivelazioni sulle “irregolarità” nella comunicazione delle emissioni di Co2, che hanno riguardato anche 98mila auto a benzina. Gli inquirenti, stando alla Dpa, stanno verificando l’eventualità di ampliare l’inchiesta sul diesel gate con nuove ipotesi di reato: truffa e concorrenza sleale.

La commissaria europea all’industria Elzbieta Bienkowska, intanto, ha detto che alla luce dello scandalo è necessario che la Commissione abbia poteri di sorveglianza sui controlli e i test sulle auto svolti nei singoli Paesi Ue. “Al momento, il problema è che la Commissione non può fare molto”, ha ammesso. “I sistemi di abilitazione degli Stati membri hanno fallito. In futuro vogliamo controllare e verificare se gli enti nazionali lavorino in modo appropriato”. Bienkowska ha poi sottolineato che Volkswagen deve fare completa chiarezza sull’accaduto e che non potrà riconquistare la fiducia persa se nasconde aspetti della truffa.

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