Alla vista di quei duecento ulivi a terra, sradicati da una ruspa, non ci hanno visto più: in contrada Case bianche, a Torchiarolo, questa mattina, agricoltori e attivisti hanno provato a rimettere in piedi gli alberi, risollevandoli con la motopala e con la forza delle braccia. È una delle azioni di disobbedienza civile portate avanti sul territorio brindisino contro l’applicazione delle drastiche misure di contenimento del batterio Xylella fastidiosa. Oggi, sono stati ripiantati in questo modo tre ulivi ed è stato fermato l’abbattimento di ulteriori 700 piante sul terreno di un proprietario che ha deciso di ricorrere contro il Piano del commissario straordinario Giuseppe Silletti. “L’obiettivo, a partire da domani, è rimettere in piedi tutti e 200 gli alberi tagliati. Se necessario, faremo anche una colletta”, dice Alberto Argentieri, membro del comitato “Popolo degli ulivi fronte salentino”. In queste ore, il Salento trattiene il fiato: è attesa a breve la pronuncia del Tar del Lazio sulla sospensiva richiesta da 33 olivicoltori. Se non dovesse essere accettata, andranno giù migliaia di piante

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