“Agnelli provenienti dall’estero venivano spacciati come sardi”. Per questo la Procura di Sassari ha chiesto il rinvio giudizio per 130 persone accusate di aver ottenuto finanziamenti comunitari per centinaia di migliaia di euro usando falsi marchi Igp per gli agnelli sardi. Secondo gli inquirenti, le truffe venivano realizzate grazie alla falsificazione dei registri di carico e scarico e delle dichiarazioni per usufruire di marchi protetti. E anche molte ispezioni e controlli risultano falsi. Tra i coinvolti nell’inchiesta del pm Gianni Caria ci sono dirigenti del Consorzio di tutela Igp “Agnello di Sardegna” e dell’Ocpa (l’organismo consortile per il controllo dei formaggi sardi dop), ispettori, tecnici, allevatori, autotrasportatori, proprietari di macelli e commercianti di carni. I reati contestati vanno dall’associazione a delinquere al falso ideologico e materiale alla truffa e alla frode in commercio. L’udienza preliminare si terrà il 29 gennaio 2016 al tribunale  di Sassari.

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