Il numero dei partecipanti al Servizio civile nazionale (Scn) invece di aumentare, continua a diminuire, e non certo per colpa dei giovani interessati. Le cifre presentate dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali al parlamento nella Relazione sull’organizzazione, sulla gestione e sullo svolgimento del Servizio civile nel 2014 sono le peggiori degli ultimi anni: l’anno scorso i volontari avviati sono stati soltanto 15.114, di cui 14.637 in Italia e 477 all’estero, di fronte ai 16.373 del 2013.

Sul tema si era speso direttamente Matteo Renzi che aveva quantificato in 100mila ragazze e ragazzi all’anno l’obiettivo da raggiungere e aveva garantito un aumento di 100 milioni al fondo di 115 previsto per il 2015. I soldi però non sono stati inseriti nella legge di Stabilità ha denunciato, tra gli altri, la Conferenza nazionale enti servizio civile.

Secondo lo studio curato dal Dipartimento della Gioventù e del Scn la ripartizione sul territorio dei volontari ha visto prevalere il Sud (44,72%), a seguire il Nord (32,11%) e il Centro (23,17%). Tra i settori dei progetti finanziati, il primo si conferma quello legato all’assistenza (47,19%) seguita dall’educazione e promozione culturale (35,05%); con valori nettamente più bassi ci sono i comparti tutela del patrimonio artistico e culturale (7,80%), dell’ambiente (6,47%) e infine della Protezione civile (3,49%).

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