cop (4)Buone notizie. Giovanni Gorga, il presidente di Omeoimprese, l’associazione di categoria che riunisce le aziende produttrici dei cosiddetti “medicinali omeopatici”, ha annunciato che il suo libro Elogio della omeopatia sarà ristampato senza la prefazione della ministra della salute Beatrice Lorenzin, in quanto “non autorizzata”.

La scorsa settimana avevo parlato della lettera aperta del Cicap (Comitato per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze) firmata da migliaia di persone scandalizzate che una ministra della Repubblica potesse prestarsi a essere strumentalizzata pubblicizzando qualcosa che non ha nulla a che vedere con le cura (l’omeopatia) e invece tanto con la pseudoscienza. Curioso che nonostante la notizia della prefazione da parte di Beatrice Lorenzin su questo libro fosse di dominio pubblico da almeno metà settembre questa presa di posizione arrivi solo adesso, in curiosa coincidenza con la lettera del Cicap, ed è anche strano che qualcuno possa scrivere una prefazione “a sua insaputa” e poi non autorizzarla.

Sicuramente, tutto è bene quello che finisce bene. Come già detto, ho apprezzato la linea di condotta della ministra Lorenzin tenuta allora in occasione della vicenda Stamina e più recentemente riguardo agli attacchi pseudoscientifici sui vaccini. Giudico in modo molto positivo che il ministro della Salute del mio Paese non supporti pseudocure come l’omeopatia.

Come uno dei tantissimi firmatari, mi piace anche credere che le lettere aperte possano avere la loro efficacia. Qualcuno crede che l’attività di “debunking” e diffusione di corretta informazione da parte del Cicap e altri sia inutile (“tanto in Italia non cambia nulla”). Non è così e questa vicenda ne è solo l’ennesima dimostrazione.

Non è possibile però rendere tutti contenti. L’autore del libro non deve aver gradito troppo di mandare al macero un bel po’ di copie del suo libro. Ha dichiarato “… i detrattori dell’omeopatia… tentano in tutti i modi di screditare questa branchia [così nell’originale, sic] della scienza che ormai è riconosciuta in tutta la Ue. Solo in Italia qualcuno pensa che gli omeopati siano una cerchia di stregoni… Per fortuna, non solo in Italia, ma anche ad esempio oltremanica la British Medical Association considera l’omeopatia stregoneria (witchcraft).

In effetti, la preparazione dei cosiddetti “medicinali omeopatici” che prevede diluzioni successive tanto che a un certo punto nessuno con nessun mezzo è in grado di distinguere un “medicinale omeopatico” dall’acqua con cui si sta diluendo, tramite “succussioni” (nelle ricette originali di Samuel Hahnemann significa battere la provetta sulla copertina di cuoio di una Bibbia), è molto simile a un rito magico o religioso. Escludendo chi ci campa vendendo i rimedi omeopatici e i “talebani” dell’omeopatia (“tanto con me funziona e nulla di quello che potresti dire mi convincerà del contrario”) la maggior parte delle persone in realtà non ha proprio le idee chiare. L’obiezione più frequente è “ma se davvero l’omeopatia è solo granuli di zucchero e acqua, perché mai i rimedi omeopatici sarebbero venduti in farmacia? Non è possibile che sia solo acqua fresca”. La risposta è scritta chiaramente sulle confezioni: “Medicinale omeopatico perciò privo d’indicazioni terapeutiche”. È il produttore stesso che dice chiaramente che quello che sta vendendo non serve a nulla. La legge cerca di proteggere il più possibile la salute dei cittadini, imponendo che chi prescriva un rimedio omeopatico sia almeno un medico, così di fronte a qualcosa di serio il paziente possa avviarsi verso cure reali.

Sulle ambiguità generate sui cosiddetti “medicinali omeopatici” si gioca tutto il marketing delle aziende che li producono, con operazioni “geniali” come appunto la prefazione al libro. Non sono per nulla da sottovalutare i danni che le cosiddette medicine alternative possono causare perché allontano i pazienti dalle cure efficaci. L’organo ufficiale di rappresentanza dei dottori australiani ha recentemente raccomandato ai propri medici di evitare la prescrizione di rimedi omeopatici, perché non servono a nulla.

La mentalità pseudoscientifica non si limita però ai granuli di zucchero e all’acqua fresca spacciati come cure. La recente campagna antivaccini vede gli omeopati in prima linea. Ecco un’altra lettera aperta, questa volta da parte di un gruppo di medici critici verso i vaccini. Casualmente, in questo documento nessuno dei firmatari si qualifica come medico omeopata, ma inviterei i lettori a verificare quanti invece si siano definiti in altre sedi proprio omeopati. Tra i firmatari c’è un blogger del Fatto ma anche un medico ayurveda condannato per la morte di un bimbo.

Insomma, la pseudoscienza di danni anche gravi ne causa eccome. Chi la vende antepone il proprio profitto economico. Ma questo è il suo lavoro. E la nostra ministra ha il suo di lavoro. Proteggere la salute degli italiani mettendo il più possibile in guardia dalla pseudoscienza.

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