Tra i premiati spicca il Giappone, medaglia d’oro, nonostante le code infinite che hanno impedito a molti di entrare. Ma anche l’Iran, già oggetto di critiche perché espressione di un regime autoritario. E pure la Santa Sede, che di terre proprie non ne avrebbe ma si è aggiudicata l’oro per la categoria del tema, tra i padiglioni sotto i 2mila metri quadri. Ecco gli Oscar dell’Expo, il riconoscimento attribuito dagli organizzatori del Bureau International des Exposition ai migliori progetti che hanno caratterizzato l’edizione di Milano che si chiude proprio oggi. Il BIE ha premiato i padiglioni più belli attribuendo un riconoscimento che ha una lunga tradizione e viene consegnato dalla prima Expo di Londra del 1851 per premiare “la promozione dei valori dell’esposizione e lo sforzo dei partecipanti ufficiali nell’educazione del pubblico”. Il premio si divide in tre categorie: architettura e paesaggio, progetto espositivo, sviluppo del tema. I padiglioni di Expo Milano sono stati raggruppati in tre categorie: cluster, padiglioni sotto i 2 mila metri quadrati, padiglioni sopra i 2 mila metri quadrati. Il Padiglione Italia non c’è. Ecco chi ha vinto, ma tu puoi dirci la tua.

ARCHITETTURA – Per i padiglioni più grandi, la medaglia d’oro è stata assegnata alla Francia, per il suo “concetto innovativo di padiglione e food market”. Argento al Bahrain, bronzo alla Cina. Per i padiglioni che hanno una metratura sotto i 2 mila metri quadrati, medaglia d’oro all’alveare del Regno Unito, “per l’unità creativa tra contenuto ed esperienza architettonica che diventa una installazione affascinante”. Argento al Cile, bronzo alla Repubblica Ceca.

PROGETTO ESPOSITIVO – In questa categoria, per i padiglioni sopra i 2,000 metri quadri medaglia d’oro al Giappone, “per la combinazione armoniosa della rappresentazione della natura e dell’innovazione tecnologica, con un allestimento raffinato”. Argento alla Corea del Sud, bronzo alla Russia. Per i padiglioni sotto i 2.000 metri quadri, oro all’Austria “per la sua esperienza sensoriale che coinvolge il visitatore”. Argento all’Iran e Bronzo all’Estonia.

SVILUPPO DEL TEMA – In questa categoria, sopra i 2.000 metri quadri medaglia d’oro alla Germania, “per l’efficacia dei contenuti innovativi e l’esperienza coinvolgente e interattiva”. Argento all’Angola, bronzo al Kazakhstan. Sotto i 2.000 metri quadrati, medaglia d’oro al padiglione della Santa Sede “per la chiarezza e la sobrietà del tema incarnato anche in installazioni multimediali che innescano riflessioni”. Argento al Principato di Monaco, bronzo all’Irlanda.

I CLUSTER – Sono la novità di Expo Milano 2015, premiate queste due categorie: progetto espositivo e sviluppo del tema. Per la prima, oro al Montenegro “per i valori didattici della propria esposizione”. Argento al Venezuela, bronzo al Gabon. Per la seconda (Sviluppo del tema), oro all’Algeria “per la combinazione di elementi tradizionali e informazioni sulle varietà agricole del Paese”. Argento alla Cambogia, bronzo alla Mauritania.
Al termine della premiazione sono stati dal Bie le cosiddette ‘Bie Medals’, che premiano le istituzione che più si sono impegnate per la buona riuscita di Expo. In questo caso, medaglie d’oro sono andate al Governo italiano, alla Società Expo, a Regione Lombardia, al Comune di Milano, a Padiglione Italia, al Comitato direttivo del collegio dei commissari generali e al progetto Women for Expo.

Articolo Precedente

Expo 2015, visto dall’estero: “Poco spazio per l’analisi, ma cosmopolita e bello. Il Vaticano cosa c’entrava?”

next
Articolo Successivo

Expo 2015, cerimonia di chiusura con Mattarella: “Sfida vinta”. Boschi: “Governo ha fatto bene a crederci”

next