Nissan Intelligent Driving migliora le capacità visive, di ragionamento e di reazione di chi guida. Compensa l’errore umano, che è causa di oltre il 90% di tutti gli incidenti automobilistici”, ha detto Carlos Ghosn, numero uno della Nissan, presentando al Salone di Tokyo la concept IDS, acronimo che sta proprio per Intellinget Driving System. “Il tempo che passeremo alla guida sarà più sicuro, più pulito, più efficiente e più divertente”, secondo Ghosn, che già nel 2013 aveva promesso l’avvento della guida autonoma in due step: il primo, entro il 2016, è la guida automatica nel traffico; entro il 2018 invece dovrebbero arrivare i primi sistemi in grado di cambiare corsia autonomamente in autostrada.

Gli aspetti più innovativi della IDS Concept sono l’abitacolo configurabile in due modi – uno per la guida autonoma, uno classico per quando il pilota prende il controllo della vettura – e il sistema di comunicazione con i pedoni. Strisce di led e display indicano a chi si muove a piedi le “intenzioni” dell’auto. A livello estetico, la carrozzeria di fibra di carbonio della IDS anticipa probabilmente le linee dell’erede della Nissan Leaf. Le ruote sono grandi e sottili per minimizzare la resistenza al rotolamento; la propulsione è elettrica e la batteria ha 60 kWh di capacità (il doppio della Leaf). Durante l’assemblea degli azionisti dello scorso giugno, il vice presidente Hideyuki Sakamoto ha ribadito l’impegno verso l’elettrico a batteria – a differenza della Toyota, che punta sulle fuel cell a idrogeno – e ha detto che la Nissan sta lavorando a “tecnologie di propulsione (motori, batterie, inverter) che consentiranno di commercializzare su vasta scala veicoli elettrici capaci di eguagliare o superare la convenienza delle attuali vetture a benzina”.

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