Un colono israeliano, venerdì scorso, ha tentato ripetutamente di accoltellare il presidente dei Rabbini per i Diritti Umani, Arik Ascherman, durante una raccolta delle olive nel distretto di Nablus, in Cisgiordania. Il rabbino Asherman e un gruppo di attivisti israeliani e internazionali avevano accompagnato i contadini palestinesi nei propri uliveti, situati nei pressi dell’avamposto israeliano di Gideonim, che è un ramo della colonia di Itamar. Dopo la raccolta, gli agricoltori palestinesi hanno notato sospetti coloni israeliani che tentavano di rubare le olive. Poi hanno visto un principio di incendio sulla collina. Ascherman si è recato direttamente sul posto per accertarsi della situazione e per tentare di spegnere il fuoco, dal momento che, come lui stesso ha dichiarato alla testata israeliana Haaretz, i vigili del fuoco tardavano a venire. A quel punto, il religioso è stato bloccato da un colono israeliano dal volto coperto, che prima ha lanciato pietre contro di lui, poi ha sfoderato un coltello. Come attesta il video pubblicato dal sito 972, il rabbino Ascherman è stato aggredito a suon di calci e pugni e ha subito reiterati tentativi di accoltellamento, a cui è riuscito a sfuggire senza riportare ferite gravi. Il rabbino e gli altri attivisti sono rimasti sul posto, dopo aver chiamato la polizia, che è arrivata mezz’ora dopo, quando ormai l’aggressore era già fuggito. La polizia militare israeliana, nelle ore successive, ha addebitato “l’incidente” a una frizione, avvenuta durante la raccolta delle olive, tra attivisti di destra e anarchici di sinistra israeliani

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