Cinema

“Archivio Aperto”, a Bologna si celebra il cinema amatoriale e di famiglia

Dal 23 ottobre al 5 dicembre l'ottava edizione della manifestazione che porta in scena vite, città ed eventi storici: dalla Grande Guerra alla vendemmia nei campi romagnoli degli anni Sessanta e Settanta. Senza dimenticare il cinquantennale del Super8

di Luciana Apicella

Immagini in movimento che ci raccontano come eravamo: scene di vita vissuta, matrimoni e nascite, scorci di città e strade, testimonianze di eventi che il tempo ha fatto di diritto entrare nella categoria della Storia, quella che intreccia a volte le nostre personalissime esistenze. Dal 23 ottobre al 5 dicembre prossimi Bologna si trasforma nella capitale del film privato con “Archivio Aperto“, manifestazione giunta alla sua ottava edizione e promossa da Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia, che da oltre dieci anni si occupa con passione e tenacia, a dispetto di supporti finanziari pubblici non sempre all’altezza del valore culturale dell’impresa, di conservare, trasmettere e valorizzare il cinema amatoriale e familiare.

Quello girato, nella grande maggioranza dei casi, in Super8, la popolare pellicola sulla quale milioni di italiani hanno lasciato una traccia testimoniale preziosa del “come eravamo”: e nasce, questa edizione 2015, proprio sotto il segno del Super8 del quale quest’anno si celebra il cinquantennale. Ad aprire la manifestazione, venerdì 23 ottobre, è la notevole scommessa di 14 Reels, film collettivo co-prodotto da Home Movies, girato proprio con lo storico supporto. Ciascuno dei 14 filmmakers – da figure storiche del cinema indipendente italiano come Tonino De Bernardi e Massimo Bacigalupo, ad Alina Marazzi, da Roberto Nanni, forse il cineasta sperimentale più importante della sua generazione, fino a un mito internazionale come il belga Boris Lehman– ha prodotto altrettante visioni originali, o sinfonie, di città: Amburgo, Amsterdam, Beirut, Bologna, Bruxelles, Genova, Lubiana, Lione, Los Angeles, Marsiglia, Milano, Roma, Torino.

Un programma fittissimo, consultabile sul sito, che unirà eventi live a occasioni di approfondimento, proiezioni con sonorizzazioni dal vivo, incontri e workshop, presentazione e visioni di archivi audiovisivi recuperati e finora inediti. Tra gli appuntamenti più attesi lunedì 2 novembre la proiezione, sonorizzata dal vivo da Roberto Paci Dalò, di Guerra Nostra, inedito documentario sulla Grande Guerra realizzato nel 1927 a partire da materiali d’archivio girati sui campi di battaglia da operatori civili e militari. Una parte da leone la giocano, ovviamente, la città di Bologna e la sua memoria culturale: come l’archivio Out-Takes, progetto di raccolta, restauro, conservazione, digitalizzazione e divulgazione della memoria audiovisiva del movimento Lgbtqi.

E ancora, la storia dei movimenti antagonisti che animarono la città a partire dalla fine degli anni Ottanta: sabato 7 novembre la voce di Emidio Clementi sarà protagonista del reading La Notte del Pratello, rievocazione della storica via del Pratello dei primi anni ’90, con le parole del libro cult di Clementi e le immagini d’archivio in cui si ritrovano luoghi, presenze e personaggi protagonisti di una stagione indimenticabile per la controcultura e l’underground bolognese. E ancora le immagini tratte dagli archivi dell’ex ospedale psichiatrico Roncati, quelle girate negli anni Quaranta dalle famiglie bolognesi ai Giardini Margherita, la vendemmia nei campi della Romagna tra gli anni Sessanta e Settanta, nostalgica rievocazione di ritmi e tempi perduti. A chiudere il cerchio delle celebrazioni dei 50 anni del Super8 anche l’evento di chiusura, quel “Dimensione Super8: Italia” che ripropone l’omonimo convegno romano del 1975, con alcuni dei protagonisti dell’epoca e i filmmaker di oggi riuniti per una giornata di proiezioni, confronto e riflessione su ciò che solo 40 anni fa era il futuro, ed oggi è un passato analogico da conservare. Con cura.

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