Va in onda stasera la prima puntata live del talent ideato da Simon Cowell: abbiamo messo a confronto due opinioni opposte, guardare o no il programma di Sky? Michele Monina e Domenico Naso dicono la loro. 

Di critiche cattive sulla tv ne leggiamo a centinaia ogni giorno. E ne avete lette tante anche scritte da noi. Ma quando succede il miracolo che qualcosa in tv funzioni davvero, allora è giusto abbassare la cresta, analizzare obiettivamente e dire che sì, questo prodotto è ben fatto e va visto. E’ quello che pensiamo, modestamente, di X Factor, talent musicale sbarcato in Italia ormai qualche anno fa su RaiDue e poi passato armi, bagagli e ugole su Sky. Di motivi per cui vale la pena dedicare due ore allo show condotto da Alessandro Cattelan su SkyUno ce ne sarebbero tanti. Ne abbiamo scelti cinque.

1. La macchina da guerra di Sky
Dalle parti di Rogoredo amano fare la cose in grande, quasi al limite della megalomania. Tra le tv italiane, solo loro hanno i soldi e si vede. La loro grandeur, che tanto infastidisce Mediaset e Rai, va a tutto vantaggio degli abbonati. Che pagano, è vero, ma in cambio hanno un prodotto di livello assoluto, uno show televisivo come non se ne vedevano da anni in Italia. È una macchina perfetta, fatta di scenografie grandiose, coreografie da spettacolo americano, cura maniacale dei dettagli. Costerà un bel po’, ma per chi è comodamente seduto sul divano è un gran bel vedere.

2. Fedez
E’ il suo momento. Qualsiasi cosa tocca, diventa oro a 24 carati: concerti sold out, dischi che dopo un anno dall’uscita sono ancora al primo posto, polemiche politiche. Il rapper milanese è il personaggio dell’anno e il successo clamoroso di questi ultimi dodici mesi è frutto di un sapiente mix di esposizione mediatica e strategie di marketing. Avrà pure 25 anni, ma Federico Lucia, in arte Fedez, sa muoversi alla perfezione nel mare infestato di squali dello showbiz italiano. Lo scorso anno ha trionfato con Lorenzo Fragola al primo posto e Madh al secondo, e in fondo la sconfitta definitiva di Morgan (con tanto di allontanamento dopo anni di sceneggiate) è merito suo. Quest’anno è più rilassato, e si vede, e può godersi l’avventura con meno patemi e soprattutto con meno ansia da prestazione.

3. Il Grande Fratello
No, non è un refuso. È davvero il Grande Fratello uno dei motivi per cui non possiamo fare a meno di guardare X Factor. Sì, perché il giovedì sera, mentre nella X Factor Arena di via Crescenzago si esibiranno i talenti guidati da Skin, Elio, Fedez e Mika, a qualche centinaia di chilometri di distanza, nella famigerata casa di Cinecittà, un manipolo di ragazzotti tutti uguali, alla spasmodica ricerca di un briciolo di notorietà, ci propineranno i loro amorazzi, le loro liti telecomandate, le loro gelosie e gli scazzi per i crackers rubati dalla dispensa. È il colpo di coda della tv degli anni Zero, superata e surclassata da talent show, factual e docureality, che ancora si ostina a imperversare sui nostri già martoriati schermi televisivi. Scegliere X Factor il giovedì sera, e non il reality di Canale 5, è una scelta di campo, una dichiarazione di intenti, un gesto pop-rivoluzionario da fare a tutti i costi.

4. I social network
E’ divertentissimo seguire X Factor scorrendo la timeline di Twitter ed è incredibile vedere quanti cinguettii riesca a generare un programma che in fondo riguarda una minoranza di abbonati. Pochi programmi riescono a innescare il dibattito, gli sfottò, il tifo che innesca il talent ideato da Simon Cowell. È il trionfo della social tv e paradossalmente la sconfitta dei social. Perché ci avevano raccontato che avrebbero sostituito la tv e invece sopravvivono (e prosperano) proprio grazie al piccolo schermo. Provare per credere: stasera, mentre guardate X Factor, buttate un’occhio su Twitter, anche se non siete abituali frequentatori del social più onanista della Rete. Vi accorgerete che la sinergia tra mezzi di comunicazione così diversi è perfetta e genera un fenomeno virale di dimensioni notevoli.

5. La curiosità di vedere cosa saprà fare Aurora Ramazzotti
Il suo ingaggio come conduttrice della striscia quotidiana aveva alzato un polverone estivo esagerato: raccomandata, figlia di, arrivata in tv senza gavetta e centinaia di altri giudizi per nulla dolci nei confronti della figlia di Eros e Michelle Hunziker. Fino a oggi Sky l’ha protetta molto, esponendola il minimo indispensabile al fuoco incrociato dei media, ma da domani si fa sul serio e la figliola di cotanti genitori dovrà finalmente dimostrare di saper fare qualcosa. Sarebbe bello assistere al suo trionfo, non fosse altro che per smentire per una volta l’infallibile teorema tutto italiano secondo cui i “figli di” sono buoni a nulla, incapaci, raccomandati che rubano il lavoro alle migliaia di talentuosi leoni da tastiera (sì, certo, come no) che si indignano e gridano al complotto demoplutogiudaicomassonico.

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