A inventarsi un modo per attirare turisti in città anche durante la bassa stagione fu Siena, che nel 2002 propose ai turisti una serie di itinerari da percorrere a piedi tra le strade del Palio, il Duomo e Piazza del Campo. Circondato dalle colline del Chianti e con un centro storico che vanta il titolo di Patrimonio dell’Umanità, infatti, il Comune pensò che se fuori città le passeggiate erano un’attrazione in grado di calamitare tanti visitatori, il concetto poteva essere tradotto anche all’interno delle mura storiche.

Nacque così il trekking urbano, che oggi, da iniziativa locale, è divenuto un progetto nazionale. Ogni 31 ottobre, dalla Sicilia al Trentino Alto Adige, decine di città organizzano percorsi da compiere a piedi, in concomitanza con la dodicesima edizione della Giornata nazionale del turismo sostenibile. E il numero dei Comuni che aderisce all’iniziativa è in continua crescita: 37 nel 2014, 50 nel 2015.

Il numero dei Comuni che aderisce all’iniziativa è in continua crescita: 37 nel 2014, 50 nel 2015

“Lo urban trekking, o trekking urbano, è un modello di valorizzazione del turismo sostenibile, che permette alle città d’arte di riappropriarsi dei luoghi storici andando a scoprire angoli meno noti e conosciuti, che si trovano al di fuori delle tappe più battute dai visitatori – racconta Sonia Pallai, assessore al turismo del Comune di Siena –. Nel caso della nostra città, l’idea ci venne perché abbiamo un centro storico di salite e discese, come una collina, e ci serviva un modo per rendere la passeggiata tra i monumenti piacevole, così che camminare non fosse più percepita come un’attività faticosa, ma come uno sport da fare in città”. Casa del celebre Palio e delle numerose contrade che dividono in aree stemmate i palazzi antichi, poi, Siena voleva anche individuare una soluzione per destagionalizzare il turismo. “Come tanti altri centri in Italia, abbiamo molti visitatori nel periodo estivo e durante le festività, ma altri momenti dell’anno, come l’autunno, sono molto poveri di turisti – continua Pallai -. Il trekking urbano è nato anche per motivare i visitatori a venire a Siena durante tutto l’anno”.

“I percorsi sono come quelli del trekking e sul sito web dell’iniziativa è possibile scaricare le mappe con l’itinerario, nelle quali è indicata la difficoltà, il tempo di percorrenza e la lunghezza del percorso”

Un’idea che in Italia ha velocemente preso piede, tanto che per la dodicesima edizione della Giornata del trekking urbano, sono 50 i Comuni che hanno aderito all’iniziativa, ciascuno dei quali con un proprio programma a tappe da percorrere rigorosamente camminando, e ciascuno con un calendario di iniziative per i giorni precedenti e successivi al 31 ottobre. “I percorsi sono come quelli del trekking – conferma l’assessore – quindi sul sito web dell’iniziativa è possibile scaricare le mappe con l’itinerario, nelle quali è indicata la difficoltà, il tempo di percorrenza e la lunghezza del percorso”. Che è guidato, quindi è anche indicato l’orario di partenza. “Ogni anno, poi, scegliamo un tema da accompagnare alla Giornata, e per questa edizione, in omaggio all’Expo, abbiamo scelto il cibo”. Da Palermo a Mantova, a La Spezia, a Napoli, quindi, i percorsi del 2015 legano l’arte alla storia e alla cucina tradizionale. “Al termine di ogni itinerario è possibile degustare sia prodotti nazionali, sia locali. Una scelta – racconta Pallai – fatta per ricordare che, sebbene ogni città abbia elaborato uno proprio percorso, l’iniziativa riguarda tutta l’Italia”.

Partecipare è gratuito, e se durante la giornata del 31 guide o storici dell’arte accompagnano i turisti nei percorsi a piedi, le mappe sono scaricabili tutto l’anno, ed è possibile percorrere i vari itinerari anche autonomamente. “Per lo più a partecipare sono i turisti italiani, nel caso di Siena direi al 90% – fa i conti Pallai – il resto sono stranieri, per i quali è previsto un appuntamento con una guida che parla inglese”. L’anno scorso, il tema era la Grande Guerra, a fare la parte del leone è stata Bologna, la città che ha richiamato più visitatori in assoluto, circa duemila solo per la giornata del 31. Ma la media, per le città che aderiscono, oscilla tra i mille e i 4mila visitatori per edizione.

“La media, per le città che aderiscono, oscilla tra i mille e i 4mila visitatori per edizione”

“Ogni anno il numero dei Comuni che sceglie di partecipare aumenta perché è dimostrato che alle persone lo urban trekking piace – spiegano gli organizzatori della manifestazione – del resto è un’attività sportiva e culturale adatta a tutti, che coniuga arte, gusto e movimento, e offre a visitatori e residenti la possibilità di vivere un’esperienza di viaggio unica attraverso itinerari inediti, alla scoperta degli scorci più intimi dei centri storici. Si tratta di una forma di turismo vagabonding libera e ricca di sorprese, che fa bene al fisico e alla mente, ma anche alle città perché permette di decongestionare le zone attraversate dai flussi turistici più intensi, rispettando la qualità della vita dei residenti e coinvolgendoli nell’esperienza di viaggio. In più è adatto a tutte le età, e lo si pratica in una piacevole palestra a cielo aperto”.

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