Se c’è un terreno sul quale Twitter continua a dominare incontrastato, nonostante le difficoltà generali testimoniate negli ultimi giorni dal licenziamento di oltre 300 dipendenti, è quello delle breaking news. La timeline del social network da 140 caratteri permette infatti di condividere e consultare facilmente notizie in tempo reale: qualche giorno fa il nuovo Ceo Jack Dorsey l’ha descritto come un vero e proprio “social live media“.

Si tratta di una capacità che fino ad oggi ha assicurato l’interesse di lettori e giornali, ma che nei prossimi mesi andrà sicuramente rafforzata, soprattutto ora che sul mercato sta per arrivare un altro player che fa davvero paura: si chiama Notify, ed è l’applicazione dedicata alle breaking news che Facebook starebbe sviluppando.

L’indiscrezione è stata lanciata dal sito The Awl e, pur non essendo stata confermata dall’azienda di Mark Zuckerberg, appare piuttosto concreta: l’app, attualmente in fase alpha, potrebbe debuttare già entro il prossimo mese. Secondo quanto riportato da Business Insider, Notify sarà indipendente dal social network e dunque scaricabile dai vari store. Installando l’applicazione, l’utente potrà decidere per quali categorie tematiche e pubblicazioni – che saranno selezionate da Facebook – desidera ricevere le notifiche, senza dunque dover aspettare di vederle comparire sulla newsfeed del social network.

Le breaking news saranno di circa 100 caratteri e potranno contenere un link che rimandano al sito del giornale che l’utente sta seguendo, dove potranno magari leggere un articolo più approfondito. L’applicazione potrebbe completare il servizio che sarà della piattaforma Instant Articles, anche se al momento non ci sono informazioni in questo senso. Sembra comunque strano che il gruppo di  Zuckerberg abbia deciso di rilasciare un’app indipendente, decidendo di non integrare la funzionalità nel proprio sistema di notifiche.

Twitter, dunque, è avvisato e forse dovrebbe cominciare a preoccuparsi seriamente: da qualche tempo pare che per i portali di informazione il traffico proveniente da social si sia stabilizzato e non riesca a crescere. Il rischio è quello di diventare definitivamente poco rilevante per gli editori. Dall’altro lato, Facebook ha invece dimostrato di aver la forza necessaria per poter cannibalizzare i competitors.

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