I militari della Guardia di Finanza in servizio all’aeroporto di Malpensa (Varese), in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e l’Usmaf, (Ufficio Sanità Aerea), tra luglio ed ottobre, hanno sequestrato oltre 100 spedizioni postali dall’Etiopia, per quasi mille chilogrammi di khat, la cosiddetta “droga dei poveri”: dall’inizio dell’anno, sono stati arrestati cinque passeggeri tutti provenienti da Addis Abeba. Il consumo della khat – l’arbusto Catha Edulis – avviene masticandone le foglie, ma c’è anche chi ne deglutisce i succhi. L’effetto finale è simile a quello delle anfetamine: euforia, diminuisce il senso di fame, quello di fatica e allevia il dolore. Nonostante si tratti di una droga naturale, l’uso può provocare danni al sistema nervoso, alle vie respiratorie e al sistema cardiovascolare. Trattandosi di un prodotto dai costi molto bassi, la sua diffusione in Europa si sta rivelando allarmante
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