Lapo Elkann coglie l’occasione dell’inaugurazione della sua ultima iniziativa imprenditoriale per saltare sul carro Volkswagen. Il fratello del presidente di Fiat-Chrysler è “dispiaciuto per ciò che è accaduto” alla casa tedesca, ma “da italiano sono contento” perché così “la Merkel la smette di bacchettare sempre noi italiani”. Largo, invece, a Matteo Renzi che “porta in alto la bandiera dell’Italia nel mondo e da imprenditore credo che averlo come presidente del Consiglio sia un valore aggiunto”. Elkann, quindi, augura a Renzi “di stare il più possibile perché l’Italia ha bisogno di persone che fanno e credo che lui sia più preposto alla cultura del fare che del dire”.

Il discusso nipote di Gianni Agnelli ha parlato in occasione dell’inaugurazione della nuova sede di Garage Italia Customs presso l’ex stazione di servizio Agip di piazzale Accursio a Milano voluta da Enrico Mattei negli anni 50. Una costruzione fuori dal comune, con una grande testa arrotondata e pensiline a sbalzo, che fino agli anni 80 ha ospitato oltre al distributore, anche un autolavaggio, un bar, un’officina e vari uffici e abitazioni.

“Questo non è un semplice edificio, è un monumento alla fantasia”, è “parte dell’immaginario collettivo della generazione del miracolo economico italiano”, ha detto Elkann, che con la sua Garage Italia Customs ha acquistato la struttura partecipando a un’asta pubblica. E ora intende ristrutturare il distributore per trasformarlo, dalla prossima estate, nella sede dell’azienda, che si occupa di personalizzazione estetica di auto, moto e barche. “A seguito dell’opera di restauro che la salverà da un inspiegabile disuso”, afferma una nota, “l’ex pompa di benzina rivivrà come luogo unico di eccellenza italiana”, che ospiterà anche un ristorante dello chef Carlo Cracco.

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