Sembra uno scherzo di cattivo gusto, non lo è. C’è anche una colazione “offerta” a un reduce dell’Olocausto tra la contabilità del sindaco Ignazio Marino, ormai all’attenzione della Procura di Roma che due giorni fa ha aperto un fascicolo su segnalazione delle opposizioni. Mentre si chiariranno congruità e legittimità di quelle spese, che in parte il sindaco si propone ora di restituire, ne saltano fuori altre che non hanno risvolti o implicazioni dal punto di vista amministrativo e contabile, ma un valore quanto meno politico.

Due giorni fa abbiamo raccontato di come Marino avesse voluto approfittare di una trasferta a Parigi del fabbraio 2014 per omaggiare la redazione di Charlie con un mazzo di fiori da 100 euro, messo però in conto ai romani, inconsapevoli sostenitori del bel gesto. Dagli scontrini del 2013 viene fuori la stessa propensione alla solidarietà coi soldi altrui in un contesto, se possibile, più sorprendente. E’ il 19 ottobre del 2013 e il sindaco ha intrapreso una missione istituzionale sulle tracce della memoria. Una cosa a cui tiene particolarmente, Marino. E infatti la ripeterà l’anno successivo.

Ma la prima volta, così dice la contabilità del sindaco, si premura di aggiungere un posto a tavola per un reduce dei campi di sterminio. “Il sottoscritto, Prof. Ignazio R. Marino, con riferimento al pagamento di 8,63 euro effettuato in data 19/10/2013 in favore del ristorante “Notel Krakow City Ert” di Cracovia, con la carta di credito avuta in dotazione dall’amministrazione capitolina per la carica di sindaco, dichiara sotto la propria responsabilità che detto pagamento è relativo ad una colazione offerta ad un reduce dell’olocausto in viaggio con gli studenti e la rappresentanza istituzionale al fine di dialogare con lui sull’organizzazione dei viaggi della memoria e su inziative future sullo stesso tema”. In fede. Prof. Ignazio Marino.

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