La produzione industriale tedesca in agosto è scesa dell’1,2% rispetto a luglio. Un calo inatteso, visto che gli analisti prevedevano una crescita dello 0,2%. Il dato ovviamente non sconta ancora le possibili ripercussioni dello scandalo Volkswagen, che è scoppiato in settembre. Ma l’economia tedesca ha risentito, spiega l’agenzia Bloomberg, del rallentamento della Cina e dei mercati emergenti. Secondo il ministero dell’Economia tedesco, sulla produzione di agosto ha pesato anche l’inizio delle vacanze estive, caduto quest’anno più avanti del solito. Berlino sostiene che l’attività industriale resta “moderatamente positiva nonostante i deboli ordini arrivati in luglio e agosto”. Rispetto ad agosto 2014 la produzione segna in effetti comunque un rialzo del 2,3%.

Quello di due mesi fa è stato il più forte calo dall’agosto del 2014. Soltanto martedì è stato diffuso il dato degli ordini industriali ad agosto, che hanno mostrato un forte calo, spinti al ribasso in particolare dal -1,8% degli ordinativi da Cina e Paesi emergenti. Unica nota positiva, la revisione al rialzo della produzione di luglio al +1,2% dal +0,7% comunicato in precedenza. Martedì il Fondo monetario internazionale ha rivisto al ribasso di 0,1 punti percentuali le stime di crescita del Paese per quest’anno e il prossimo.

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