“Sono 5 i procedimenti giudiziari nei miei confronti e forse ne arriverà un sesto. Io ho già scontato tutto, perché la situazione mediatico-giudiziaria è terribile. E invece penso che il tribunale sia il luogo giusto dove farsi ragione ed è pure meno impegnativo della gogna mediatica dell’opinione pubblica“. Sono le parole di Denis Verdini, leader di Ala, durante la trasmissione Mix24, su Radio24. Il senatore, che puntualizza di non essere massone, aggiunge: “A favore del bavaglio sulle intercettazioni? Per quello che è successo a me, non mi sembra sbagliato. Lo usino come gli pare”. E ancora: “Per me è sbagliato l’ordinamento giudiziario e va fatta una riforma profonda della giustizia, che io voterei assolutamente in modo da non permettere a nessuno di abusare. Le toghe rosse? Sì, sono esistite. Basta leggere il documento relativo alla nascita di quella corrente della magistratura: è allucinante. E dovrebbe essere allucinante per tutti, non solo per me”. Riguardo all’ex Cavaliere, Silvio Berlusconi, Verdini conferma una rottura politica, ma non umana e precisa: “Berlusconi è unico e straordinario. E’ il più grande innovatore della politica italiana. Però cambiano i tempi. Dura più la vernice delle idee e Berlusconi non si è aggiornato. Credo che non voglia la caduta del governo Renzi”. Toni critici sulla minoranza dem: “Bersani dice che io e ‘i miei amici’ stiamo entrando nel giardino del Pd e che questo è un ‘delirio trasformista’? Lui mi è simpatico, ma parla di cose che non conosce e le strumentalizza, come fanno tutti. Io non sto nel giardino di Renzi, ma nel giardino che stiamo creando. Io credo che ci siano grandi movimenti al centro e credo si possano fare grandi cose senza andare nei giardini altrui. Il giardino c’è già, bisogna ordinarlo, abbassare gli steccati e riunire tutto ciò che c’è”. E spiega: “I voti di Ala assumono valore a seconda dell’ingenuità degli altri. La sinistra ha questa caratteristica dell’ingenuità, perché hanno il segretario del loro partito che fa il presidente del Consiglio. Mi pare che sia il vero, unico, grande partito che c’è sempre stato, che ha una cosa di fondo: la discussione e la decisione. Per ora votiamo la riforma. Noi siamo all’opposizione e non entriamo in maggioranza, ricordo però agli amici del Pd che loro al Senato non hanno la maggioranza e noi aiutiamo su ciò che e’ giusto. Entrare in maggioranza significherebbe contrattare e avere posti ma non è così”. Poi sulla figura di Matteo Renzi dice: “Renzi è preparato, simpatico, empatico, ha caratteristiche da leader. Guida la sinistra in modo diverso da ciò che è sempre accaduto: non è becero, non è antiberlusconiano, non ha questa visione ideologica della vita, è molto pragmatico, ha molti elementi di liberalismo al quale noi di Ala facciamo riferimento. Non è il nostro leader, ma lo guardiamo con attenzione perché solo i leader cambiano la storia del Paese. Difetti di Renzi? Forse un neo

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