“Quando ero sindaco di Roma, facevo sempre fatica a seguire il papa, quando ad esempio andava alle Filippine. Mi travestivo anche da pastore per incontrare il Papa alle 4 del mattino al santuario della Mentorella, anche perché i viaggi nelle Filippine, con gli scali vari, erano molto faticosi”. E’ la battuta ironica dell’ex vicepremier Francesco Rutelli a proposito delle parole di Papa Francesco, che ieri ha negato di aver invitato il primo cittadino della capitale, Ignazio Marino, in occasione del suo viaggio negli Stati Uniti. Ospite de L’aria che tira, su La7, Rutelli poi chiarisce: “In realtà, non voglio commentare questa situazione veramente spiacevole e molto negativa. Non ho mai seguito il papa in nessun viaggio, ma l’ho incontrato più di 40 volte a Roma, sia in versione pubblica, sia in versione privata. Peraltro, per un sindaco è facilissimo incontrare il papa a Roma, perché spesso celebra Messe in periferia e nei quartieri popolari. E quella è anche un’occasione per ascoltare la voce dei residenti”. E aggiunge: “E’ ovvio che se devi dare una collaborazione a un grande evento, come ad esempio a Philadelphia o a Melbourne, è molto facile: è sufficiente una conference call via skype

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