Ricettazione, riciclaggio e indebito riciclaggio di codici di carte di credito clonate. Questi i reati per cui la polizia di Palermo ha effettuato 24 fermi nell’ambito dell’operazione Free Money. La banda riusciva a utilizzare carte di credito clonate a cittadini, prevalentemente europei e americani, da hacker russi. In questo modo i fermati riuscivano a far confluire fiumi di denaro in conti correnti palermitani. Secondo la polizia è plausibile che la truffa servisse anche a finanziare Cosa nostra palermitana. Nelle intercettazioni effettuate dalla polizia gli inquirenti sentono uno dei fermati esclamare al suo interlocutore: “…può essere che gli ho clonato la carta pure a tuo padre!”. Poi aggiunge: “mi… ho fatto una passata (di) 35mila euro con la Posta”

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Raffaele Fitto assolto in secondo grado dall’accusa di corruzione nell’inchiesta Fiorita: “Non ci fu tangente”

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