Doveva presentare in conferenza stampa le date ufficiali dei “suoi” mondiali, quelli che nel 2022 porteranno il pallone a rotolare sui campi Qatar, tra novembre e dicembre, causa temperature proibitive dell’Emirato nei mesi estivi. Alla conferenza stampa prevista dopo la riunione del comitato esecutivo a Zurigo, però, il presidente della Fifa Joseph Blatter ha preferito non farsi vedere.

Il motivo? Proprio oggi infatti, Blatter è stato interrogato dagli inquirenti della procura Svizzera che hanno aperto un’inchiesta penale nei suoi confronti: è accusato di amministrazione infedele e, subordinatamente, appropriazione indebita. Secondo gli inquirenti, Blatter avrebbe agito contro i suoi doveri fiduciari e contro l’interesse della Fifa. Sempre in giornata gli agenti della polizia federale elvetica hanno perquisito la sede Fifa di Zurigo, sequestrando alcuni dati considerati importanti per le indagini. 

Secondo il ministero pubblico della Confederazione (ovvero la procura di Berna), il numero uno della Fifa è sospettato di aver versato “fondi illeciti” a favore del presidente dell’Uefa Michel Platini. Il pagamento, datato febbraio 2011, sarebbe sull’ordine dei due milioni di franchi svizzeri, cioè poco meno di due milioni di euro. Una fonte della polizia Svizzera – citata dalle agenzie di stampa – ha sottolineato che Platini non è tra gli indagati, avendo fornito ai procuratori svizzeri prove contro Blatter. Gli inquirenti elvetici sono anche in contatto con diversi altri testimoni appartenenti alla Fifa a vari livelli e che avrebbero già espresso la loro disponibilià a fornire prove sui casi di corruzione.

Gli inquirenti elvetici accusano poi Blatter di aver firmato nel 2005 un contratto con l’Unione calcistica dei Caraibi che era sfavorevole per la Fifa: si tratta di un accordo firmato con il capo del calcio caraibico Jack Warner nel 2005 cui diritti televisivi. Le indagini elvetiche su Blatter vanno avanti da tempo: il presidente della Fifa uscente non è in custodia cautelare ed è libero di muoversi, anche se di fatto è dal mese di maggio che non esce dalla Svizzera.

La Fifa ha assicurato che continuerà a collaborare con le autorità svizzere come aveva già fatto in precedenza.”Dal 27 maggio – scrive in una nota la massima organizzazione che gestisce il calcio mondiale – la Fifa ha collaborato con l’ufficio del Procuratore, rispettando le richieste di documenti, dati e altre informazioni. Continueremo allo stesso livello di collaborazione durante le indagini”.

La perquisizione negli uffici Fifa e l’interrogatorio di Blatter arrivano nello stesso giorno in cui sono state ufficializzate le date del mondiale in Qatar nel 2022:  comincerà lunedì 21 novembre e durerà fino a domenica 18 dicembre.  L’assegnazione della coppa del mondo al Paese che si affaccia sul Golfo Persico aveva già sollecitato l’interesse degli investigatori svizzeri nel maggio scorso: gli inquirenti elvetici volevano accertare la presenza di corruzione dietro quella scelta fortemente voluta dal numero uno della Fifa. Si tratta di un’inchiesta parallela da quella realizzata negli Stati Uniti che nel maggio scorso aveva portato all’arresto di sette membri della Fifa per tangenti nell’ambito di tornei dell’America del Sud. Pochi giorni dopo la maxi operazione coordinata dagli agenti Fbi, il numero uno del calcio mondiale aveva annunciato l’intenzione di dimettersi. “Tra dicembre e marzo la Fifa eleggerà un nuovo presidente”, aveva detto in conferenza stampa. Prima di quelle nuove elezioni, però, è arrivata l’inchiesta della procura elvetica.

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