“Finché Roma era sola ad affrontare l’esodo dei migranti nessuno a livello europeo si era curato di questo dramma. Solo ora, con l’apertura della ‘rotta balcanica’ e con la pressione ai confini di altri paesi, c’è un minimo di dialogo. Ma resto pessimista”. Di fronte all’emergenza immigrazione l’ex presidente della Commissione europea Romano Prodi, intervenuto a Siracusa a un convegno sull’Ue, usa parole durissime: “Muri e filo spinato fra gli stati membri mostrano lo sfacelo in cui è caduta la politica comunitaria”. Barriere che, secondo l’ex primo ministro, l’Italia non può né deve erigere: “Quando hai un confine di terra tecnicamente puoi chiuderlo e nasconderti dentro, ma la nostra frontiera è il mare quindi l’accoglienza è un fatto dovuto oltre che un dovere morale” di Saul Caia e Dario De Luca

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