“Quando ci sono due italiane in finale a New York, è una gigantesca operazione di comunicazione per il Paese andare lì e dire loro: ‘Brave ragazze'”. Così il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, martedì è tornato sul suo viaggio lampo a New York in occasione della finale del Us Open giocata da Roberta Vinci e Flavia Pennetta.

Il premier ha sentito nuovamente l’esigenza di giustificarsi, dopo l’ondata di polemiche che lo ha travolto per la decisione di volare oltreoceano scombinando l’agenda italiana che prevedeva impegni istituzionali rilevanti, come la partecipazione alla Fiera del Levante, evento strategico per l’economia del Mezzogiorno.

Nonostante le giustificazioni sembra che gli italiani non abbiano gradito il blitz agli Us Open. L’istituto Piepoli ci ha costruito un sondaggio (commissionato da La Stampa), ed ha chiesto un’opinione a un campione di 500 persone (metodologia mista Cati – Cawi). Alla fine l’ago della bilancia punta decisamente sulla risposta negativa: il 49% degli intervistati ha detto infatti che si è tattato di un errore, il 12% non si è espresso e solo il 39% ha condiviso la decisione del Presidente del Consiglio.

Al campione è stato chiesto anche di motivare la risposta. Alla domanda “Per quale ragione ritiene che sia stata una scelta sbagliata?” il 20% ha risposto: “Il Governo dice di voler tagliare la spesa pubblica e dovrebbe iniziare proprio da questa cosa”, per il 12% è stata “una violazione della normativa sui voli di Stato, da usare solo per ragioni istituzionali”, un ulteriore 12% degli intervistati ha motivato la propria contrarietà dicendo che “Renzi ha usato questa occasione solo come vetrina per farsi pubblicità“. Il 4% ritiene invece che “La politica e lo sport non hanno niente a che fare” e l’1% non ha espresso opinione.

Tra gli intervistati che ritengono che “sia stata una scelta giusta“, il 17% ha spiegato che “essere presente ad un grande successo italiano è stato un gesto simbolico importante“, il 14% ritiene invece che “anche rappresentare l’Italia nello sport è un dovere delle istituzioni“. Il 4% pensa invece che se “si fosse trattato di una partita di calcio non lo avrebbero criticato”, un ulteriore 3% degli intervistati crede che “gli sprechi nel nostro paese sono ben altri, ci si dovrebbe concentrare su quelli” e l’1% non ha espresso opinione.

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