Aiutare chi arriva in Europa ma anche chi è rimasto nel paese di origine dilaniato dalla guerra. E’ questo il doppio obiettivo della campagna di raccolta fondi lanciata da Intersos, un’organizzazione umanitaria italiana. Fino al 19 settembre, infatti, inviando un sms al 45505 (o chiamando con telefono fisso) si possono donare 2 euro per finanziare due progetti diversi, uno a Roma e uno in Sud Sudan.

Il primo riguarda A28, una struttura dove vengono ospitati minori in fuga da paesi in conflitto, in particolare Afghanistan ed Eritrea. Molti di loro prima di raggiungere l’Europa hanno subito violenze sessuali, sono stati sfruttati sul lavoro o hanno un passato come bambino soldato.  Ai minori, molto spesso solo in transito in Italia, vengono garantite cure sia fisiche che psicologiche. Il ruolo del centro sta diventando sempre più strategico per l’accoglienza della città di Roma, dato il grande afflusso di migranti negli ultimi mesi.

In Sud Sudan, invece, l’organizzazione sta sviluppando dei progetti per garantire a oltre 126mila bambini la possibilità di andare a scuola, ritrovare le famiglie disperse a causa della guerra civile e ricevere cure e supporto psicologico. Il paese, diventato indipendente nel 2011, negli ultimi anni è stato dilaniato da una guerra civile che hanno provocato un milione e mezzo di sfollati su 12 milioni di abitanti, 50mila morti negli scontri etnici degli ultimi due anni e 9000 mila bambini soldato.

Oltre all’intervento in Sud Sudan e il centro A28 a Roma, Intersos ha molti progetti in tutto il mondo: Serbia, Libano, Giordania, Kurdistan iracheno e Yemen. L’organizzazione è nata nel 1992, con l’obiettivo di portare un aiuto alle popolazioni coinvolte in emergenze umanitarie a causa di conflitti armati, calamità naturali ed esclusione estrema.

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