Per la prima volta Nea Dimokratia ha superato Syriza nelle intenzioni di voto. A sostenerlo sono alcuni sondaggi effettuati in vista delle elezioni politiche greche del 20 settembre. Il partito conservatore, secondo un rilevamento Pulse, diffuso dalla rete televisiva Action 24, è diventato il primo partito ellenico con il 27,5% rispetto a quello di Alexis Tsipras, che non va oltre il 27%. Anche un altro sondaggio, effettuato da Data Rc per il quotidiano Peloponneso, conferma il sorpasso del centrodestra greco (27,1%), guidato dall’avvocato Vangelis Meimarakis  succeduto al dimissionario Antonis Samaras a seguito del “No” al referendum consultivo di luglio di approvazione del piano internazionale dei creditori – su Syriza ferma al 26,3%.

La svolta, anche se in percentuali minime, è avvenuta a seguito del duello televisivo del 14 settembre tra il primo ministro uscente Tsipras e il nuovo leader conservatore Meimarakis, dibattito dai toni morbidi, senza grandi sorprese e con poche scintille, soprattutto sui temi dell’economia e dell’immigrazione. Ulteriore novità dei sondaggi è quella dei socialisti del Pasok, alleati con il partito di sinistra Dimar, che potrebbero arrivare terzi, scalzando i neonazisti di Alba Dorata. Il primo sondaggio indica Pasok e Alba Dorata entrambi al 6,5%, mentre il secondo assegna al Pasok 5,7% e ad Alba Dorata 5,5%.

Seguono poi il partito comunista Kke e la formazione di centrosinistra To Potami attorno al 5%. I parlamentari dissidenti di Syriza, che hanno costituito Unità Popolare, ottengono tra il 2,7% e il 3,5%, rischiando di non superare lo sbarramento del 3% necessario per l’ingresso nel parlamento di Atene. Quasi certa risulta l’uscita di scena dei Greci Indipendenti, il partito nazional-conservatore di Panos Kammenos che era alleato di governo di Tsipras, ai quali i sondaggi assegnano percentuali del 2-2,6%.

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