Un morto, due persone disperse e una lunga conta dei danni. E’ questo il primo, parziale, bilancio dell’alluvione che ha colpito la Valtrebbia e la Valnure, in provincia di Piacenza. Nel primo pomeriggio è stato trovato il cadavere di Luigi Albertelli, guardia giurata di 56 anni, poco distante dalla carcassa della vettura di servizio dell’istituto di vigilanza Ivri. Ancora irrintracciabili invece padre e figlio di Bettola che forse viaggiavano sulla strada provinciale 654 mentre è stata inghiottita dall’acqua

E non mancano le polemiche. In particolare per la gestione della diga del Brugneto, sul versante ligure della Valtrebbia, in capo a Genova: da tempo il territorio piacentino chiedeva che venisse rilasciato un flusso d’acqua maggiore, visto che gli agricoltori lamentavano mancanza di risorse idriche per “sfamare” i campi. Nella nottata la diga – che pare fosse arrivata al limite a causa delle piogge – è stata invece aperta, a sorpresa.

Bisogna infatti tornare alla piena record del 2001 per avere un termine di paragone. Ma non basta. I danni che si sono registrati a partire dalle prime ore di oggi, lunedì 14 settembre, sono i più gravi della recente storia piacentina. Valtrebbia e Valnure in ginocchio, con frazioni isolate, ponti crollati, paesi invasi da acqua e fango, auto portate vie dalla furia dei fiumi, case crollate, altre allagate, negozi chiusi e strade bloccate anche in pianura e nella città capoluogo.
Unica nota positiva, quasi incredibile, è che al momento non si registrano vittime. Solo un ferito a Ferriere: un giovane che è stato inghiottito dal Nure in piena ed è stato trascinato a valle.

Intanto, c’è chi sembra aver già le idee chiare sui responsabili. “Ieri il fiume era asciutto, com’è stato per tutta l’estate e oggi abbiamo l’acqua in piazza – ha detto Giampaolo Maloberti della Lega Nord – e questo a causa della mala gestione della diga del Brugneto. Avevamo chiesto un maggiore rilascio per irrigare i campi ma non ci hanno ascoltato. Ora quando la diga si è riempita qualcuno ha pensato bene di farla sfogare in modo abominevole. Adesso bisogna chiedere i danni a Genova”.

Una circostanza che sta facendo molto discutere – anche sul web – ma per ora non è stata confermata. Intanto in Prefettura a Piacenza i sindaci riuniti stanno cercando di far ripartire i loro Comuni, feriti dall’esondazione dei fiumi. Per una prima emergenza, ha annunciato l’assessore regionale all’ambiente e protezione civile Paola Gazzolo, saranno stanziati 2 milioni di euro ed è stato chiesto lo stato di calamità: “E’ un evento eccezionale, con 330 millimetri di acqua caduti in quattro ore. Ai sindaci abbiamo detto di attivare tutte le procedure d’urgenza per il ritorno alla normalità. Come Regione, invece, siamo pronti a stanziare 2 milioni di euro”.

“Prendiamo atto di una circostanza drammatica. C’è preoccupazione e vedremo di cercare di migliorare una situazione davvero difficile per la popolazione” ha aggiunto il prefetto Anna Palombi. Intorno a lei i primi cittadini svegliati nel cuore della notte a causa dell’alluvione. Come Roberto Pasquali, sindaco di Bobbio, che si considera un miracolato: “Abbiamo salvato due persone in un camper nell’area sosta, ci è crollato un ponte, siamo senza gas e allacci telefonici. E pensare che sul ponte di Barberino sono passato per verificare la situazione e mezz’ora dopo è crollato”.

Stesso scenario a Rivergaro, ha confermato il sindaco Ludovico Albasi: “Il Lungotrebbia non c’è più, così come molte attività. Abbiamo danni al depuratore, alla piazza del paese dove è arrivata l’acqua. E’ stato fatto tutto il possibile ma una cosa così non si era mai vista”. Altro Comune letteralmente travolto dal maltempo è quello di Farini: “Abbiamo case e fabbricati distrutti e le persone hanno rischiato la vita. Ringrazio le forze dell’ordine, vigili del fuoco, Protezione civile e Croce Rossa. La tristezza è che è stato spazzato via tutto quello che di buono era stato fatto” ha detto il sindaco Antonio Mazzocchi. Medesimo stato d’animo da parte del sindaco di Marsaglia, Stefano Gnecchi: “E’ stata una nottata terribile. Stiamo verificando lentamente i danni, unica consolazione non sono stati segnalati morti o feriti”.

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