A Napoli la ‘Marcia degli uomini e donne a piedi scalzi’ in sostegno ai migranti è partita da Piazza Plebiscito. Nel capoluogo partenopeo la manifestazione organizzata da Amnesty International ha avuto l’adesione di quasi 50 associazioni civiche da tutta la Campania e richiamato un migliaio di persone che si sono tolti le scarpe, marciando per i profughi. “In passato la Lega ha fatto la sua propaganda contro noi meridionali e adesso vorrebbe che noi gli dessimo una mano a costruire una discriminazione nei confronti di altre persone che arrivano sul nostro territorio – ci dice uno dei manifestanti – ma questo è un tipo di propaganda che rifiuteremo senza sé e senza ma”. “La discriminazione subita in passato da noi napoletani forse è il motivo per cui oggi ci sentiamo più vicini ai migranti – dicono altri manifestanti – c’è sempre qualcuno che è più meridionale di altri contro cui scaricare il proprio odio, ma gli stessi leghisti sono extracomunitari per gli svizzeri”. “La Lega ha bisogno di un nemico per rafforzare il proprio elettorato – prosegue uno dei presenti alla marcia per i profughi – 15 anni fa erano i giovani campani che si trasferivano al nord e oggi sono i migranti. Bisogna ricostruire una cultura dell’accoglienza, ma l’etichetta di ‘terrone’ te la ritrovi spesso da una certa latitudine in su e tante persone, fomentate dall’odio ‘salviniano’ non capiscono che questa gente viene in cerca di speranza e accoglierli significa ricordarsi di essere umani”

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Marcia degli scalzi, in duemila a Roma: “Per i migranti dal luogo simbolo che li accoglie”

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Marcia degli scalzi, i migranti a Milano: ‘Germania ha capito le potenzialità, qui in Italia non vogliamo stare’

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