“Collaborazione con il M5S? Io tengo moltissimo alla democrazia interna ai partiti, mi definisco di sinistra. Di solito chi si definisce ‘indipendente dalle idee di destra e di sinistra’ fa cose di destra. I leader del M5S dal punto di vista politico li conosciamo molto poco. Sulla questione della immigrazione, ad esempio, sul blog di Grillo c’è un elogio di Orban abbastanza inquietante come modello europeo. Cercatevi un altro modello, così fate meglio“. Sono le parole di Giuseppe Civati, fondatore del movimento politico Possibile, ospite della trasmissione “Ho scelto Cusano”, su Radio Cusano Campus. Il deputato ex Pd si esprime con toni molto critici sull’abolizione della Tasi, così come annunciato da Matteo Renzi: “No, guardate, non mi parlate di questo, altrimenti sentite un’esplosione. Sono io che mi riempio di tritolo. Le tasse sugli immobili vanno pagate da chi le può pagare, va esentato solo chi non può. E’ dal secondo governo Prodi che si è lavorato per esentare fortemente chi è in difficoltà. Non capisco perché chi sta bene economicamente come me non le debba pagare. Magari io risparmio 100-200 euro e mi chiude la biblioteca davanti casa. Non mi sembra una cosa sensata”. Civati parla anche del suo rapporto con il premier: “Io e Renzi abbiamo collaborato poco, lui voleva solo fare il leader. Se avessimo continuato insieme, avremmo potuto un nuovo centrosinistra unendo la parte moderata e quella di sinistra. Ma se Renzi continuerà ad allargarsi a destra, l’elettorato di sinistra lo abbandonerà definitivamente“. Il parlamentare poi si sofferma sulla sua proposta di referendum: otto quesiti, dei quali due riguardano la modifica della legge elettorale. “Nonostante un po’ di oscuramento mediatico” – spiega – “centinaia di migliaia di cittadini, 200mila finora, hanno deciso di partecipare. Sto facendo di tutto, anche senza imbavagliarmi e senza scioperare nel senso pannelliano del termine. E’ una proposta che si rivolge a tutti gli elettori, non solo a sinistra”
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