“Non c’era bisogno della palla di vetro per prevedere queste cifre, né di sparate alla Salvini. Non è un‘invasione o una catastrofe, il problema dei profughi va risolto con razionalità. Mi auguro ci sia un cambio di paradigma. La Commissione europea ha svolto il suo ruolo, ora tocca agli stati membri, ma finora la reazione è stata più che deludente”. Così Emma Bonino, leader radicale ed ex ministro degli Esteri, commenta l’approvazione del piano Junker sulla ripartizione dei richiedenti asilo nell’Ue. Lo fa a margine della manifestazione ‘Accogliamoci’ a Roma, l’iniziativa dei Radicali per raccogliere le firme a favore di due delibere su un nuovo sistema d’accoglienza e integrazione dei rom a Roma. La Bonino plaude al cambiamento di rotta di Angela Merkel e della sua Germania oggi pronta a collaborare con Grecia e Italia, ma ridimensiona la portata di tale inversione di marcia. “L’Europa vive un calo demografico importantissimo, per il 2050, cioè domani, avrà bisogno di 50 milioni di immigrati per sostenere il proprio sistema di welfare e pensionistico, l’Europa ha bisogno di queste gente, questa è una verità, una delle ragioni che avranno spinto Angela Merkel a cambiare posizione”. Ma l’Europa secondo la Bonino ancora non è pronta: “E’ cacofonica, c’è chi erige muri, chi mette fili spinati, chi vuole soltanto i siriani, altri gli eritrei, il vero problema è la mancanza di un’azione collettiva europea molto di più della crisi dei rifugiati” aggiunge. Sull’annuncio di Francois Hollande di un possibile raid contro l’Isis in Siria afferma: “Sono allergica a guerra spot come in Libia che si sa come si entra ma non come se ne esce, non ne capisco la strategia politica, bene ha fatto Renzi a defilarsi, avrei fatto lo stesso, anche qui facciamo finta che l’Isis nasca oggi quando nostri pregevoli alleanti l’hanno nutrito e finanziato fin dal 2006”
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