I Comuni emiliano-romagnoli dei territori colpiti dal sisma del maggio 2012 non rientrano tra quelli destinati ad ospitare profughi richiedenti asilo. Lo ha detto l’assessore alla ricostruzione post-sisma, Palma Costi, rispondendo in Assemblea legislativa a un’interrogazione di Galeazzo Bignami di Forza Italia. “La Regione – ha detto Costi – non ha competenze amministrative, ma sta svolgendo un ruolo fondamentale di supporto e sostegno alle Prefetture e agli enti locali per garantire una distribuzione omogenea dei profughi e una accoglienza civile e dignitosa”. Ma, ha spiegato appunto l’assessore, i Comuni colpiti “non rientrano tra quelli destinati a ospitare profughi”.

L’affermazione è stata contestata da Bignami, secondo cui “sono state accolte almeno dieci persone a Bomporto e sei a Bastiglia (Modena)”. Sul tema sono poi intervenuti con una nota congiunta anche il sindaco di Mirandola, Maino Benatti e Alberto Silvestri, presidente dell’Unione comuni modenesi area nord (di cui non fanno parte i due citati da Fi): “Gli unici profughi che abbiamo sono i due che ci ha mandato dell’aprile del 2011 Roberto Maroni, allora ministro del governo Berlusconi”.

Nelle scorse settimane il sindaco leghista del comune di Bondeno (Ferrara) aveva detto di non avere intenzione di dare disponibilità per l’accoglienza migranti: “Il nostro è un comune terremotato”, aveva detto, “con circa 700 sfollati ancora fuori casa: per rispetto a queste persone la giunta non intende tutelare chi opera in clandestinità”.

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