Sì al ricollocamento di 15mila profughi, no alle quote obbligatorie chieste dall’Ue. Londra prosegue sulla propria linea, quella del progressivo allontanamento dalle politiche e dagli obiettivi indicati da Bruxelles: secondo fonti ufficiali riportate dal Sunday Times, il premier David Cameron intende ampliare il programma di ricollocazione di persone in difficoltà del Regno Unito e accogliere 15.000 rifugiati dalla Siria, scegliendo però di non adottare il sistema di quote obbligatorie per richiedenti asilo chiesto dall’Unione europea. In precedenza il quotidiano londinese aveva anche riportato l’intenzione del governo britannico di accettare i rifugiati direttamente dai campi profughi Onu al confine siriano.

Nell’ambito degli sforzi per arginare la crisi dei migranti, il governo britannico avrebbe intenzione di lanciare un’offensiva militare e di intelligence contro Isis e trafficanti di esseri umani in Siria e ottenere l’ok in una votazione che si dovrebbe svolgere all’inizio di ottobre. A margine del G20 di Ankara, ieri il cancelliere britannico George Osborne aveva da parte sua affermato: “Dobbiamo sconfiggere queste bande criminali che fanno commercio della miseria umana e mettono a rischio la vita delle persone”.

Una correzione di rotta decisa da Cameron, di fronte a un’opinione pubblica sempre più ostile a Bruxelles. Stando a un sondaggio del Daily Mail pubblicato oggi, per la prima volta la maggioranza dei cittadini britannici voterebbe per l’uscita del Regno Unito dall’Ue. Se il referendum programmato per il 2017 si tenesse domani, secondo il quotidiano britannico il 51% dei sudditi della regina voterebbe “no” alla permanenza nell’Unione. E tra coloro che ancora si dichiarano contrari alla cosiddetta Brexit, in molti affermano di poter cambiar idea se la crisi dei migranti dovesse peggiorare.

Germania e Austria, arrivati 11mila migranti
Il primo Paese ad avere aperto le frontiere, insieme all’Austria, è stata la Germania: si stima che siano 8.000 i migranti giunti nel territorio tedesco dopo l’accordo raggiunto con i governi austriaco e ungherese. Secondo Skynews, 6.000 erano arrivati fino a ieri a Monaco, accolti da un caloroso benvenuto della popolazione”, ed altri 2.000 hanno attraversato il confine oggi. La maggior parte sono arrivati in treno nel capoluogo bavarese, mentre altri sono stati portati a Francoforte e a Dortmund. In 3.000, inoltre, sono arrivati dall’Ungheria in Austria: gli ultimi 1.000 lo hanno fatto oggi all’alba.

Volontari in auto da Vienna all’Ungheria per aiutare i migranti
Intanto proprio da Vienna è partito un convoglio di almeno 150 auto di volontari austriaci diretto al confine con l’Ungheria. L’obiettivo, spiegano i media ungheresi, è quello di raggiungere i profughi, farli salire a bordo e portarli in Austria.

Europol: “30mila i trafficanti di esseri umani”
Secondo Europol sono 30.000 i sospetti trafficanti d’esseri umani dietro all’immigrazione illegale in Europa. Ad affermarlo è il capo dell’unità crimine organizzato dell’agenzia per la lotta alla criminalità dell’Unione europea, Robert Crepinko, in un’intervista all’Afp pubblicata da Sky News online. “Se parliamo dell’intera immigrazione clandestina in Europa, non solo quella nel Mediterraneo, il numero dei sospetti è di 30.000 individui”, spiega il capo dell’anticrimine organizzato Ue. L’Europol, aggiunge Crepinko, aprirà a breve un’unità nel Pireo in Grecia per combattere il traffico dalla Turchia.

Frontex: “Traffico di esseri umani più redditizio di armi e droga”
I guadagni delle organizzazioni criminali derivanti dal traffico dei migranti – combinato con quello di esseri umani a fini di sfruttamento sessuale e lavorativo – hanno superato quelli derivanti dal traffico di armi e droga. Lo rende noto l’agenzia di controllo delle frontiere dell’Unione europea Frontex. Probabilmente è il business” illegale “più redditizio che ci sia”, afferma la portavoce Izabella Cooper. I trafficanti di esseri umani farebbero inoltre sempre più ricorso a Facebook e altri social media per pubblicizzare i propri ‘servizi’, negoziare i prezzi e organizzare luoghi e tempi di viaggio i migranti.

Onu, 2.800 migranti morti nel Mediterraneo nel 2015
Altri numeri, questa volta dell’Onu, secondo cui sono 2.800 i migranti morti o dispersi nel Mediterraneo nel 2015. Questi gli ultimi dati aggiornati dell’Unhcr, che precisa che gli arrivi in Europa dal mare sono stati 366.402. Il 51% dei profughi giunti sono siriani, seguiti dagli afghani, che rappresentano il 14%. In Grecia ne sono arrivati 244.855, in Italia 119.000.

Mattarella: “No agli arroccamenti, serve coraggio”
Per il secondo giorno consecutivo il presidente della Repubblica affronta il tema dei flussi migratori: “La risposta delle nazioni democratiche non può essere la chiusura e l’arroccamento – ha detto Sergio Mattarella parlando durante un incontro promosso dalla Comunità di Sant’Egidio – la soluzione è porsi alla guida dei processi mondiali. Per farlo, serve una coraggiosa azione politica che coniughi dialogo, sviluppo, integrazione e sicurezza per i cittadini”. “Papa Francesco – ha aggiunto il capo dello Stato – ha recentemente ribadito che “è un sacrilegio uccidere in nome di Dio”. Le grandi religioni hanno una speciale responsabilità nel promuovere il dialogo e la comprensione”.

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