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Spreaker lancia un contest, Tonia Maffeo: “I tre vincitori faranno parte della web radio ufficiale del Medimex”

di F. Q.

Napoletana trapiantata a Bologna, Tonia Maffeo è country manager per l’Italia di Spreaker, la piattaforma di webradio e podcast che permette a chiunque di mettersi alla prova e di diventare uno speaker radiofonico. Quest’anno, in collaborazione con Medimex, Spreaker darà la possibilità a tre persone di diventare dj sul serio e di curare la webradio ufficiale dell’evento che si svolgerà a Bari dal 29 al 31 ottobre. Basta caricare un provino di 20 secondi sulla piattaforma e poi incrociare le dita.

Spreaker ha lanciato un contest in vista del Medimex, che si svolgerà a Bari dal 29 al 31 ottobre. Ci vuoi spiegare di cosa di tratta?
Ha come obiettivo la ricerca di tre dj radiofonici che raccontino le giornate del Medimex attraverso interviste, live dei concerti, workshop. I tre speaker che vinceranno avranno la possibilità di andare al Medimex e di far parte della webradio ufficiale dell’evento. Per partecipare basta caricare un provino audio su Spreaker con l’hashtag Medimex. I provini che arriveranno verranno valutati dallo staff di Spreaker che ne sceglierà tre. E poi li guideremo per la creazione della radio, anche grazie alla nostra presenza a Bari con uno stand di Spreaker.

Qual è lo scenario dei podcast e delle webradio in Italia?
Il trend è in crescita. Abbiamo 4,8 milioni di utenti attivi sulla piattaforma e siamo partiti nel 2010. L’Italia è il secondo paese per utenti attivi, ovviamente dietro gli Stati Uniti, e la prima massa critica di utenti l’abbiamo fatta qui. Il mercato più florido è quello statunitense, non solo per numero di utenti ma anche per una maggiore attenzione data dalle compagnie di pubblicità. In Italia siamo abbastanza contenti, abbiamo qualche partnership in giro anche non ufficiale con attori del settore che contano molto nel mercato editoriale italiano. E poi ci sono casi molto interessanti come quello di Alessio Bertallot, un personaggio già noto che è passato dalle radio tradizionali a Spreaker. O personaggi come Moko, che invece ha fatto il percorso inverso: dal nulla, su Spreaker, ha vinto un contest su Radio105.

Com’è il rapporto con le radio “tradizionali”?
C’è collaborazione. Anche le radio tradizionali si stanno rendendo conto che c’è bisogno di guardare a un altro mercato. E poi Spreaker non è solo uno strumento di storage dei podcast ma anche uno strumento social da utilizzare all’interno di campagne di marketing o lanci di nuovi prodotti. Per quanto ci riguarda, stiamo per lanciare una app desktop che permetterà di avere una console ancora più stabile e un nuovissimo prodotto su Android che invece regalerà agli utenti un’esperienza di ascolto unica.

Cosa vi aspettate dalla partnership con Medimex?
Non è il primo anno, già due edizioni fa Ernesto Assante ci aveva invitati in quanto espressione dell’innovazione musicale in Italia. Quello stesso anno, poi, era presente anche Bertallot con Casa Bertallot, che da poco era approdato proprio sul nostro sito.
Due anni dopo la nostra prima presenza, oggi vogliamo dare la possibilità di mettersi realmente in gioco a tre persone che hanno voglia di fare gli speaker di mestiere. E poi mi aspetto di fare connessione a 360° con il mondo musicale. Durante un evento del genere, è possibile fare rete con realtà piccole e locali ma anche con grandi artisti e grandi nomi del mondo musicale italiano e internazionale.

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