Confronto tra il direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, e l’ex presidente del Consiglio Mario Monti a “In Onda Estate” (La7) sull’emergenza immigrazione in Europa. Travaglio giudica il ruolo di Matteo Renzi nell’Ue simile a quello di “una mosca cocchiera, che si posa sulla testa del cavallo pensando di guidare la carrozza, che invece è guidata dal cavallo”. E osserva: “Finora abbiamo assistito a mortificanti vertici tra Merkel e Hollande, presidente di un Paese che ha serissime difficoltà, mentre l’Italia è tagliata fuori”. Il direttore de Il Fatto sottolinea: “In queste emergenze epocali e bibliche come quella dell’immigrazione si vede in modo ancora più stridente la differenza tra i Paesi seri e i Paesi cialtroni. Quando hai una struttura solida di Stato sociale e di economia e sei un governo serio come quello tedesco, che non a caso è in piedi dal 2005, riesci a gestire una emergenza simile in maniera più pacata e più ragionata, perché si pensa in tempi medi e lunghi. Noi abbiamo una classe politica molto cialtrona. E nella gestione dell’immigrazione, c’è proprio una questione di serietà. La Germania oggi fa il richiamo all’Italia, perché quest’ultima sta facendo la furba un’altra volta”. Travaglio spiega le irregolarità nei controlli nel nostro Paese e aggiunge: “Qual è la politica dell’Italia in tema di immigrazione? Voltarsi dall’altra parte e sperare che gli immigrati vadano in Germania e in altri Paesi?”. Monti pone una domanda al giornalista: “Lei ha parlato di serietà e ha usato due volte l’espressione “Paese cialtrone”. Io sono abituato a vedere in lei l’esponente di un giornalismo di punta, e non così frequente, che mira a mettere in difficoltà chi governa e a chiarire all’opinione pubblica i limiti di chi governa. Ed è quello che dovrebbe fare qualunque giornalista. Se lei dice che questo è un Paese poco serio e cialtrone, dobbiamo convincerci che c’è qualcosa di intrinsecamente inferiore nell’Italia? Dobbiamo rassegnarci o vedere la soluzione in un ultrasecolare processo di educazione delle future leve degli italiani?“. Travaglio risponde: “In realtà, mi riferivo alle classe dirigenti e alle nostre normative che ci rendono molto vulnerabili di fronte a un fenomeno come quello dell’immigrazione. E’ incredibile, ma noi stiamo ancora affrontando l’immigrazione con la legge Bossi Fini, che penalizza gli immigrati che vogliono venire a lavorare, come se fossero dei pervertiti. E nel frattempo il nostro sistema penale, che è il paradiso e il Bengodi dei delinquenti, favorisce moltissimo coloro che vogliono venire in Italia a delinquere”

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