E’ arrivata l’acqua corrente a scuola. A Partinico, in provincia di Palermo, per oltre due anni alla scuola materna e primaria “Giovanni Paolo II” di via Fogazzaro l’acqua è stata considerata oro: portata dalle autobotti veniva centellinata con cura da docenti, impiegati e bidelli affinché non venisse mai a mancare per i bambini. Sembra una storia d’altri tempi, ma tutto avviene oggi, in Italia, in un’isola dove poche centinaia di metri di tubazione da ripristinare o la mancanza di un allaccio hanno costretto una scuola a riempire una cisterna anziché avere acqua corrente ventiquattr’ore al giorno.

A mettere mano a questa situazione, dopo anni di proteste da parte anche degli abitanti del quartiere dove si trova l’istituto, è stato l’assessore ai servizi a rete, Giovanni Pantaleo: “Fino al 2012 la scuola è stata approvvigionata da una condotta obsoleta che si trovava a monte, a circa 400 metri dalle aule, in linea d’aria. A causa delle perdite che l’Aps (Acque potabili siciliane) non ha mai tamponato, la condotta non era più in pressione e l’acqua non arrivava più al plesso. Ci siamo trovati di fronte ad un paradosso tutto siciliano: eravamo in guerra con i cittadini, giustamente indignati, dal momento che le perdite non si potevano riparare e non si poteva intervenire”.

Un incubo per i docenti della “Giovanni Paolo II” che dovevano prestare attenzione a non sprecare nemmeno una goccia d’acqua. La paura di restare senza ha accompagnato le classi per parecchio tempo. Un problema a cui i professori avevano già dovuto far fronte anche negli anni precedenti. “Ogni due giorni – spiega l’assessore, soddisfatto d’aver risolto il problema – arrivava l’autobotte ma spesso a causa di ritardi o imprevisti ci si trovava a gestire gravi disagi. Capitava che la scuola restasse a secco verso fine giornata quando gli uffici comunali erano ormai chiusi e non potevano intervenire per garantire l’acqua in tempo per la riapertura dell’istituto l’indomani. Non potevamo andare avanti così. Abbiamo deciso con determinazione di riconquistare quel diritto”.

A settembre, finalmente, i bambini e i professori avranno l’acqua corrente. Con 5mila euro, l’amministrazione comunale ha messo fine ad un incubo che proseguiva da anni. Hanno incaricato una ditta privata con una regolare gara d’appalto e nel periodo estivo hanno aperto il cantiere: “Nel 2014 – racconta Pantaleo – abbiamo inserito a bilancio le somme per andare ad analizzare tutta la condotta. Abbiamo studiato con i tecnici comunali una soluzione, dal momento che il personale dell’Aps se n’è andato in ritirata, sparendo e lasciando a noi il problema. Abbiamo visto che il collegamento poteva essere fatto a valle con un tubo che si trova a cinquanta metri dalla scuola. In pochi mesi abbiamo provveduto a terminare l’intervento. Il nuovo impianto è già stato collaudato e ora alla ‘Giovanni Paolo II’ l’acqua ci sarà in ogni momento della giornata”.

Articolo Precedente

Assunzione precari scuola, stanotte mail con proposta di assunzione. Rischio esodo

next
Articolo Successivo

Assunzione precari scuola, incarico via mail per 16mila. I docenti: ‘Io da Napoli a Milano’. ‘Esodo inaccettabile, resto qui’

next