Da metà luglio sono senza salario e senza datore di lavoro, anche se tecnicamente non sono mai state licenziate. È la sfortunata vicenda di una decina di ‘dames pipì’, le signore addette alla sorveglianza e alla pulizia dei bagni pubblici di Parigi che ogni giorno protestano davanti alle toilette di Montmartre, a due passi dalla basilica del Sacre Coeur. Il loro calvario è iniziato quando il comune di Parigi ha riassegnato l’appalto per la gestione dei bagni pubblici, togliendolo alla società di cui erano dipendenti e passandolo alla società olandese 2theloo. Questo nuovo gestore non solo ha subito comunicato di non voler mantenere il personale già in servizio (in gran parte donne tra i 45 e i 65 anni), ma che starebbe decidendo di installare toilette giapponesi, quelle auto-pulenti e tecnologiche. Una decisione che ha aperto una diatriba giuridica tra i sindacati e l’azienda olandese. Ora la parola passa al giudice del lavoro che dovrà esprimersi il prossimo 8 settembre

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