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Naike Rivelli e Yari Carrisi si dedicano al sesso tantrico tra gli ulivi di Al Bano (e ce lo fanno sapere)

di Domenico Naso
Naike Rivelli e Yari Carrisi si dedicano al sesso tantrico tra gli ulivi di Al Bano (e ce lo fanno sapere)
  • 1/7 foto tratte dal profilo Instagram di Naike Rivelli
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Che Naike Rivelli, figlia di Ornella Muti, fosse una donna “originale” e anticonformista era cosa già nota. Così come era già noto il suo rapporto disinvolto con il proprio corpo e il sesso. Ma la foto che ha pubblicato qualche ora fa su Instagram è forse il manifesto del suo stile di vita hippy, con un retrogusto vintage da “Peace & Love”. Nella foto, infatti, Naike è ritratta mentre, come mamma l’ha fatta, fa sesso tantrico, nella cavità di un ulivo secolare, con il suo nuovo fidanzato Yari Carrisi, figlio di Al Bano e Romina e anch’egli fricchettone mica da ridere. Il tutto nella celebre tenuta di Al Bano Carrisi in Puglia. La didascalia della foto non lascia adito a dubbi di sorta: “Vajrayāna, Tantric Buddhism, Yogatantra, make love not war. Ci dedichiamo al Tantra”.

La strana coppia Rivelli-Carrisi è nata sulle strade del Sud America, dove entrambi i figli d’arte erano impegnati nelle registrazioni della prossima edizione di “Pechino Express”, il vip reality di viaggio condotto da Costantino della Gherardesca su RaiDue. E quello che sembrava un amorazzo estivo un po’ bizzarro, pare si stia trasformando in qualcosa di molto più serio. Naike Rivelli sembra già a suo agio nel clan Carrisi, visto che il suo profilo Instagram è pieno zeppo di foto con le sorelle di Yari, con mamma Romina Power e persino con nonna Jolanda, madre di Al Bano.

Ovviamente, i due rampolli possono permettersi di dedicarsi al sesso tantrico tra le fresche frasche di casa Carrisi perché non hanno molto altro da fare. Essendo figli d’arte, e avendo ereditato dai rispettivi genitori soltanto i geni e i soldi di famiglia, dovranno pur passare il tempo in qualche modo. Colpa nostra che diamo loro così tanta retta, probabilmente. Ci battiamo il petto per la nostra inguaribile trashofilia, ma la foto “merita”. Non fosse altro perché almeno sappiamo chi sono e cosa fanno nella vita i veri bamboccioni d’Italia.

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