Il pilota Justin Wilson è morto a causa delle ferite riportate nell’incidente di cui è stato vittima domenica, durante la gara del campionato IndyCar a Pocono, in Pennsylvania. A dare conferma della notizia nella notte sono stati gli organizzatori del campionato IndyCar Series.

Il 37enne pilota britannico era finito in coma dopo essere stato colpito sul casco da detriti provenienti dalla vettura dello statunitense Sage Karam, che era finito contro il muro poche centinaia di metri davanti a lui. Wilson aveva perso i sensi dopo l’impatto e la sua macchina si era schiantata contro il muro che delimita la pista americana di Long Pond. Il pilota era stato portato in elicottero all’ospedale Lehigh Valley Health Network. Wilson, che nella sua carriera aveva disputato 16 gare in Formula 1 con Minardi e Jaguar nel 2003, correva per il team Andretti Autosport e lascia una moglie e due figli.

Il campione del mondo di Formula 1 2009, Jenson Button, ha ricordato Wilson con cui gareggiava sui kart così su Twitter: “Ho corso con Justin dal 1989 e ricordo che il suo sorriso era davvero contagioso. Veramente un ragazzo fantastico”.

 

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