Sono in tutto tre le stazioni della linea A della metropolitana di Roma che nel pomeriggio di lunedì 24 agosto sono state chiuse a causa di un principio d’incendio sviluppatosi nella stazione di piazza San Giovanni. A quanto si apprende, le fiamme si sarebbero sviluppate in un locale che ospita una cabina elettrica nel cantiere della metro C della stazione San Giovanni. Il fumo si sarebbe poi propagato nelle gallerie e per questo motivo sono state chiuse le stazioni Manzoni e Re Di Roma, oltre a quella di San Giovanni. I passeggeri che si trovavano all’interno delle tre stazioni sono stati accompagnati fuori.

Pochi minuti prima delle 17 è stata riaperta la stazione Manzoni, alcuni minuti più tardi è stata riaperta anche la stazione di Re Di Roma. Alle 17.30 circa, dopo le verifiche tecniche, è stata riaperta anche la terza fermata. La notizia è stata data via twitter anche dall’assessore ai Trasporti della capitale, Stefano Esposito: “Tutte le stazioni della metro riaperte. Finita emergenza incendio”. Il servizio sulla linea A, fa sapere Atac, è tornato regolare.

“Le stazioni erano state chiuse per effettuare verifiche tecniche a seguito di un principio di incendio che si era sviluppato in alcuni locali non aperti al pubblico nella stazione San Giovanni di pertinenza di un’area di cantiere su cui Atac non ha alcuna responsabilità”. L’Atac ha diramato una nota con cui chiarisce i contorni dell’inconveniente che nel pomeriggio di lunedì ha costretto ad una temporanea chiusura di tre stazioni della metropolitana. “Per tutta la durata della chiusura – si legge ancora – il servizio viaggiatori è stato sempre regolare: i treni infatti hanno attraversato le stazioni chiuse senza fermarsi”. “Atac, dopo aver allertato i vigili del fuoco per gli interventi di rito, ha inviato personale dell’assistenza clienti per far defluire i viaggiatori evacuati dalle stazioni verso le fermate di bus e metro più vicine, e ha attivato un servizio di sostitutivo dei bus nel tratto Termini-Ponte Lungo. Atac ringrazia il proprio personale e si scusa per il disagio”.

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