Giù, in fondo ci sono le neo-promosse BolognaCarpi e Frosinone, l’Empoli orfana di Sarri e di acquisti, il Genoa dei dodici assenti e l’Atalanta che si difende a San Siro ma crolla nel finale. E con loro tre inattese compagne di viaggio nella giornata che alza il sipario sulla Serie A: Juventus, Milan e Napoli. Sconfitta a domicilio la prima (mai successo nella storia all’esordio) e in trasferta le altre due, cadute sotto i colpi di Fiorentina e Sassuolo. Una conferma del buon calcio messo in mostra lo scorso anno per i viola e i neroverdi. Occhio alla squadra di Paulo Sousa, capace di demolire le fragili certezze che il Milan aveva costruito nel precampionato con prove autoritarie. Nel mezzo ci sono solo Roma e Verona, unico pareggio in una prima giornata fatta di sole vittorie. Da show come quella della Sampdoria contro il Carpi, messo sotto 5-0 dopo appena 37 minuti, o all’ultimo respiro come al Barbera, dove El Kaoutari trova il guizzo in pieno recupero ispirato da Franco Vazquez, orfano di Dybala ma sempre capace di mandare in gol i compagni. La Lazio nell’anticipo e l’Inter grazie a una prodezza di Jovetic sono le uniche grandi – assieme alla Fiorentina – a rispettare i pronostici della vigilia. Se il buongiorno si vede dal mattino, forse, è una stagione ‘vera’.

RISULTATI (tra parentesi gli assist)
Verona-Roma 1-1: 61’ Jankovic (Hallfredsson), 66’ Florenzi (Dzeko) – leggi l’articolo
Ammoniti: Souprayen, Juanito Gomez (V); Castan (R)

Lazio-Bologna 2-1: 2-1: 17’ Biglia (Keita), 23’ Kishna, 43’ Mancosu (Brienza)
Ammoniti: Radu, Milinkovic-Savic (L); Brighi (B)

Juventus-Udinese 0-1: 78’ Thereau (Kone) – leggi l’articolo
Ammoniti: Padoin (J); Heurtaux, Piris, Ali Adnan (U)

Empoli-Chievo 1-3: 7’ Saponara (Croce), 55’ Meggiorini (Birsa), 60’ Birsa (Paloschi), 63’ Paloschi (Meggiorini)
Ammoniti: Saponara (E); Meggiorini, Rigoni (C)

Fiorentina-Milan 2-0: 38’ Marcos Alonso, 56’ Ilicic (rig)
Ammoniti: Roncaglia, Ilicic, Bernardeschi (F); Bonaventura, Romagnoli (M) Espulsi: Ely (M)

•Se il migliore in campo è Diego Lopez, allora c’è da chiedersi cosa sia cambiato rispetto al Milan dello scorso anno. Perché, senza le parate del portiere spagnolo, i rossoneri avrebbero potuto tranquillamente prendere quattro schiaffi da una Fiorentina che, a differenza della squadra di Mihajlovic, conferma all’esordio ufficiale quanto di buono ha fatto vedere nel corso del precampionato. Le linee corte apparecchiate nel 3-4-2-1 dal tecnico portoghese mandano in bambola la mediana del Milan, incapace di costruire e servire Luiz Adriano e Bacca, costretti a inventarsi situazioni e occasioni. Ma soprattutto, come da vecchio copione, dietro si balla. E i due gol dei viola sono frutto degli svarioni difensivi di Ely e Romagnoli, il primo lanciato dopo la buona partita in Coppa Italia contro il Perugia e l’altro pagato 25 milioni di euro in estate. Il brasiliano si fa espellere per doppia ammonizione e da un suo fallo nasce la punizione del vantaggio (splendida parabola di Alonso), l’ex romanista commette il fallo da rigore trasformato da Ilicic. Nel mezzo, c’è sempre e solo Fiorentina, murata da Diego Lopez. “Abbiamo il dovere di vincere, puntiamo al terzo posto”, è stato il refrain dei giorni di vigilia nelle conferenze stampa di Milanello. Al momento, tutto questo sembra un bel sogno. Soriano, invece, è una necessità impellente.

Frosinone-Torino 1-2: 7’ Soddimo (Paganini), 59’ Quagliarella (Avelar), 64’ Baselli (Avelar)
Ammoniti: Dionisi, Ciofani (F); Bruno Peres, Maksimovic (T)

Inter-Atalanta 1-0: 93’ Jovetic
Ammoniti: Palacio, Manaj (I); Moralez, Pinilla (A) Espulsi: Carmona (A)

Mancini aveva predicato a lungo la necessità di inserire in squadra giocatori dai piedi buoni. E se per il momento la rivoluzione estiva non ha portato a macinare un gioco migliore, iniziano comunque a vedersi i frutti del mercato. Perché la qualità è arrivata e serve anche a cambiare partite destinate a spegnersi con uno scialbo 0-0. Prendete Jovetic, escluso dall’undici di partenza e gettato nella mischia dopo un quarto d’ora per un risentimento muscolare di Icardi. È stato l’uomo più cercato dal Mancio ed è lui a sbrogliare il rebus Atalanta in pieno recupero con un colpo da biliardo. Da campione, appunto. È il premio per una Inter che non si è risparmiata, anche se è evidente l’assenza di un vice-Icardi. Senza l’argentino, i nerazzurri non hanno un riferimento in area e accentuano l’attitudine a ricamare negli ultimi venticinque metri schivando verticalizzazioni e tagli in area. Il risvolto della medaglia è una scarsa capacità di impensierire Sportiello, se non con iniziative personali. In attesa di una maggiore incisività offensiva e dell’ultimo colpo di mercato, Mancini può godersi un primo playmaker come Kondogbia, capace di avviare l’azione liberando Medel da compiti troppo alti per i suoi piedi. E soprattutto una coppia difensiva che, rotto il ghiaccio in apertura, concede molto poco al tridente dell’Atalanta. Restano qualche vecchia amnesia dei terzini (Juan Jesus in primis) e un gioco compassato che troppo spesso prova a sfondare centralmente. Però ci sono nuove qualità, come Jovetic. A fine agosto, con Juventus, Milan e Napoli al palo e la Roma fermata a Verona, può bastare.

Palermo-Genoa 1-0: 91’ El Kaoutari (Vazquez)
Ammoniti: Vitiello (P)

Sampdoria-Carpi 5-2: 14’ Eder (rig), 21’ Muriel (Eder), 31’ Muriel (Cassani), 33’ Eder (Soriano), 37’ Fernando, 38’ Lazzari (Gabriel Silva), 88’ Matos (Wallace)
Ammoniti: Coda (S); Letizia, Porcari, Marrone (C) Espulsi: Ivan (S) Rigori sbagliati: Lazzari (parato da Viviano)

Sassuolo-Napoli 2-1: 3’ Hamsik, 32’ Floro Flores (Berardi), 84’ Sansone
Ammoniti: Magnanelli, Berardi, Peluso, Sansone (S); Chiriches, Valdifiori (N)

•Furia slovacca e ritirata napoletana. Inizia così, con un allungo immediato e una rimonta subita, l’avventura di Maurizio Sarri sulla panchina del Napoli. Hamsik impiega appena 180 secondi per aprire la porta del Sassuolo. Ma come successo in tante occasione nell’ultima stagione, i partenopei si sfarinano una volta andati in vantaggio. Più che un vizio, un peccato capitale. Il Sassuolo di Di Francesco prende campo e pressa alto come da canovaccio. E alla mezz’ora trova il pareggio con Floro Flores, liberato da un colpo di testa di Berardi che manda k.o. i centrali. Defrel sfiora due volte il vantaggio, Reina dice no ma tanto è solo questione di tempo. Senza Higuain (sostituito e polemico) e senza verve, il Napoli si affida a uno sterile predominio nel possesso palla che non impensierisce più di tanto gli emiliani (di Mertens la migliore occasione). Il Sassuolo attende e sferza in contropiede più e più volte. Fino al 39esimo, quando Sansone indovina la giocata e ribalta il match. È notte fonda anche sotto il Vesuvio.

CLASSIFICA
Sampdoria 3
Chievo  3
Fiorentina 3
Lazio 3
Sassuolo 3
Torino 3
Udinese 3
Inter 3
Palermo 3
Roma 1
Verona 1
Genoa 0
Atalanta 0
Bologna 0
Napoli 0
Frosinone 0
Juventus 0
Empoli 0
Carpi 0

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