Gli studenti europei hanno un sogno: lavorare innanzitutto per Google. E poi per Volkswagen. Lo rivela (ed è una conferma) l’ultimo studio Trendence Graduate Barometer 2015 che ha intervistato circa 300.000 laureandi di oltre 900 università di 24 paesi del Vecchio Continente. Più di 11 studenti ogni 100 fra quelli delle discipline economiche aspirano ad un posto per il colosso di Mountain View e quasi il 14,5% fra gli studenti dei settori tecnici. Volkswagen è seconda con il 7,10 e l’,8,77%. Poi ci sono Apple fra gli “economici” (6,84%) e Microsoft fra gli ingegneri (7,24%).

trendence graduate barometer 2015

Un altro costruttore tedesco è fra i primissimi, BMW, che compare in quarta posizione con il 5,87% ed il 7,07%. Più in generale, il comparto automotive interessa molto agli ingegneri. In ottava posizione c’è il fornitore Bosch (3,73%), mentre Daimler è tredicesima con il 2,89%. Rispetto alla precedente rilevazione, sono stati modificati alcuni parametri della ricerca per renderla meno “dispersiva”, perché le aziende devono avere sedi in almeno due Paesi. Ma nelle posizioni di vertice, sono sempre le stesse ad esercitare un grande richiamo. Nelle due classifiche – studenti di materie economiche e tecniche – per trovare aziende italiane bisogna scendere di diverse posizioni: Unicredit è 29° (quinta fra gli istituti di credito), Ferrero 40° e Barilla 95° in quella “business”.

Fra gli ingegneri , lo 0,78% dei 120.000 degli studenti di ingegneria interpellati ha piazzato la Fiat fra i datori di lavoro più attrattivi, cioè al 57° posto, la stessa posizione di Deutsche Telekom. Per consolarsi si può scorrere la graduatoria per trovare Ford (66°), Toyota (67°), Renault (72°), Jaguar Land Rover (85°) e PSA Peugeot Citroën (96°). Enel è 49° ed Eni 56°.

Fra gli studenti, i meno pessimisti sono quelli delle discipline tecniche: “solo” secondo il 43% sarà difficile trovare lavoro nel 2015, una percentuale che arriva al 50% fra gli altri. I più ottimisti in assoluto sono quelli intervistati in Germania, Austria e Svizzera che hanno una fiducia quasi doppia rispetto ai colleghi dell’Europa meridionale, fra i “tecnici” perfino tripla.

Gli effetti della crisi su aspettative e speranze sembrano essere stati pesanti. Circa lo stipendio, gli “economici” hanno limato le attese a 23.500 euro lordi per il primo anno per 42,8 ore la settimana contro i 27.600 per 43,7 di un anno fa, mentre i “tecnici” sono scesi da 28.100 euro per 42,6 ore a 25.900 a 42,1. Di più. Gli studenti di Portogallo, Grecia e Italia sono in assoluto quelli per i quali il posto fisso, quello a tempo indeterminato, è meno importante. Come dire: “Intanto un lavoro, poi si vede”, un principio che, se qualificati, può renderli estremamente appetibili a chi cerca personale.

Nella foto in alto, i giovani partecipanti al progetto Volkswagen “Wörthersee GTI 2015”

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