La chiamano la “Romagna Toscana”. È una terra di confine, solitaria in inverno e piena del mondo in estate. Da ventiquattro anni, a Santa Sofia, nel parco nazionale delle foreste Casentinesi, gli artisti di strada arrivano ogni agosto dai quattro angoli della Terra a dare il cambio alle stelle cadenti. Rompono la routine, invadono le piccole vie del borgo diventato romagnolo nel 1923 e si portano dietro il vociare nelle piazze, maschere di trucco che non si sciolgono neanche al caldo, illusioni o magie, fuoco e acqua, tende e tappeti di piccoli palcoscenici colorati. Sono noti come buskers e lasciano agli abitanti del borgo tracce di vita come scorta per i mesi freddi che arriveranno. Creano spettacoli legati all’insolito, usano oggetti comuni come attrezzi circensi; piatti che girano, bicchieri che volano. Sono acrobati ed equilibristi, musicisti, figuranti, cartomanti e giocolieri. Il buskers festival di Santa Sofia è, per l’Emilia-Romagna, anche il preludio al più noto festival dell’arte di strada a Ferrara, in arrivo dal 22 al 30 agosto. Il festival riempie Santa Sofia per tre giorni e poi la lascia nella notte di ferragosto, svanendo in un fuoco d’artificio, quarantacinque minuti prima di mezzanotte.

C’è Emilano, manipolatore di oggetti, che arriva dalla fine del mondo, poco più a sud di Buenos Aires, e ha l’impressione di essere libero solo quando gira la chiave. Con Eva, la sua compagna, crea un dialogo gestuale per costruire una storia di passaggio, un cambio di guida tra uomo e donna uniti per prendersi cura di uno spazio di ghiaccio. Ci sono Grace e Dave, moglie e marito da Australia e Inghilterra, che a volte ritornano e sono i beniamini del festival, vincitori di due edizioni consecutive, quando il pubblico sceglieva votando, e usano il fuoco per accendere suoni, danze e acrobazie. Ci sono Roi e Guillermo (La Bella Tour), che arrivano dalla più vicina Spagna e che più di trent’anni fa erano i clown principali in uno dei migliori circhi di tutti i tempi e oggi sono loro ad essere lo spettacolo. Ci sono anche Black & Blue, che non sono solo colori ma anche due stati d’animo e cinque acrobati kenyani (The Black Blues Brothers). Equilibristi tra l’Africa e i sogni d’America, inseguono i capricci di una scalcagnata radio d’epoca che trasmette brani rhythm & blues e mettono in scena salti mortali e piramidi umane. C’è anche Simone Al Ani, vincitore dell’ultima edizione di Italia’s Got Talent. E poi ci sono centinaia di altri artisti che aspettano l’imbrunire per entrare in un’altra vita e Santa Sofia li tratta come fossero tutti figli suoi. «Ancora una volta – scrive in rima il direttore artistico, Flavio Quadrini – risorge l’incanto, di queste contrade i buskers son vanto, i musici, il circo, piramidi umane, la festa finisce, magia ne permane, sopisce in meandri di un fiume da rime, risboccia d’agosto, il mese sublime».

Il grande palcoscenico all’aperto parte alle 16:30 del 15 agosto e prosegue alle 18 con gli aperitivi musicali. Da piazza Matteotti a viale Martiri della Libertà, da via Marconi a piazza Garibaldi e piazza Mortani, ad accendersi sono l’area del Buskers Park e la ‘Via dei mosaici’ con i mosaici tradizionali e contemporanei realizzati all’inizio del parco fluviale dagli allievi dell’accademia di Belle Arti di Ravenna, l’installazione ‘Il pianista indefinito’ nella ex sala Milleluci e l’installazione ‘Bamboo’ sul Bidente. Alle 23:15, i fuochi artificiali. Parcheggi gratuiti, ingresso a 10 euro e gratuito per i minori di 14 anni.

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