Chiedeva giustizia e le scuse del Giappone per il lungo sfruttamento subito dalle donne sudcoreane, costrette a lavorare come schiave sessuali al servizio dei militari giapponesi durante la Seconda Guerra Mondiale. Così, un uomo sudcoreano di 81 anni si è dato fuoco stamattina davanti all’ambasciata giapponese a Seul, durante una protesta pacifica contro Tokyo, in occasione del 70esimo anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale che sancì anche la fine del dominio coloniale del Giappone sulla Corea del Sud, durato dal 1910 al 1945. Durante la manifestazione, si è reso omaggio alle “confort women”, le donne reclutate nei bordelli per essere abusate dalle truppe giapponesi. Secondo il Sud Corea, il governo giapponese non ha mai chiesto a sufficienza scusa a riguardo

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