Fiamma Nirenstein è stata nominata nuovo ambasciatore d’Israele in Italia. L’ex parlamentare Pdl, che dal 2013 ha ricevuto la cittadinanza israeliana, è stata designata lunedì 10 agosto dal premier Benyamin Netanyahu. “Sono onorata e commossa e penso – ha commentato all’Ansa la giornalista e scrittrice subito dopo la notizia della nomina – che questo sia un grande onore che Israele mi concede come un seguito naturale di quella che è la battaglia di una vita”.

La nuova rappresentante di Gerusalemme a Roma sostituirà l’attuale ambasciatore Naor Gilon. Il premier israeliano è “convinto che Nirenstein avrà successo nel rendere più profonde le relazioni tra Israele e Italia, un paese nostro stretto amico”. Nata il 18 dicembre del 1945 a Firenze da una famiglia ebraica e laureata in Storia Moderna, l’ex vicepresidente della Commissione Affari Esteri e Comunitari della Camera dei Deputati.

E’ nota per sue posizioni decise a favore di Israele. Si è sempre schierata apertamente a favore dello Stato ebraico e contro l’antisemitismo con numerose iniziative e nei sui scritti. Nel 2012, ad esempio, nel corso di una offensiva israeliana su Gaza disse che chi non vedeva quell’atto come semplice “autodifesa e sopravvivenza di Israele era in malafede. Non credo – sostenne allora Nirenstein – alla buonafede di chi ha un atteggiamento negativo e persino criminalizzante sul diritto israeliano a difendere la sua popolazione”.

Dal 1993 al 1994 è stata Direttore dell’Istituto italiano di cultura a Tel Aviv. Ha ricoperto il ruolo di inviata in Medio Oriente prima per il quotidiano La Stampa e poi, dal dicembre 2006, per il Il Giornale e per il sito L’Occidentale. Da Gerusalemme, dove si era trasferita da due anni – spiega sul suo sito – ha scritto reportage, commenti, storie e interviste sui temi della guerra e del terrorismo, sulle dinamiche fra le tre religioni monoteiste e sui segnali di pace e democratizzazione. In passato ha scritto su Paese Sera, L’Europeo, L’Espresso, Epoca.

Nirenstein è anche autrice di diversi libri, l’ultimo dei quali si intitola: “A Gerusalemme” (Rizzoli, 2012), pubblicato dopo “Israele siamo Noi” (2007). La nuova ambasciatrice israeliana a Roma fa inoltre parte di numerosi centri studio e fondazioni tra cui il Jerusalem Center for Public Affairs, l’Hudson Insititute di Washington, la Fondazione Magna Carta e la Fondazione Italia-Usa. Nel giugno 2011, il Jerusalem Post l’ha inserita nella lista dei 50 ebrei più influenti del mondo.

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