Il 17 marzo del 1990 due uomini vestiti da poliziotti enrtarono allo Stewart Garden Museum di Boston, riuscendo prima a immobilizzare il personale di sicurezza e poi a trafugare 13 opere, tra cui alcuni schizzi di Manet e Degas, tre dipinti di Rembrandt (uno poi attribuito a un altro artista) e il Concerto a tre di Vermeer, oltre ad alcuni oggetti minori. In quello, che fu definito come il “più grave reato contro la proprietà negli Stati Uniti”, vennero complessivamente sottratti beni per un valore record di 500 milioni di dollari, con l’opera di Vermeer da sola stimata in 200 milioni, il valore più alto per un dipinto mai trafugato. E ora, a distanza di 25 anni, dopo che l’Fbi non ha mai interrotto le ricerche – ha anche messo una taglia di 5 milioni di dollari – sono state diffuse delle immagini in bianco e nero che mostrano uno sconosciuto entrare nel museo grazie alla compiacenza di una delle guardie di sicurezza. Già nel 2013 l’Fbi disse di essere risaliti all’identità dei ladri  e che alcune opere erano state battute nel 2000 in un’asta di Filadelfia. Ma da allora non si è saputo più nulla

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