“La mia storia non è eccezionale, io sono una delle tante vittime”. Sulla testa di Andrea Giuliano pende una taglia di 10mila dollari. I movimenti di estrema destra ungheresi vogliono vederlo morto. Giuliano vive a Budapest e lì, dieci giorni fa, è stato attaccato sotto casa sua. In questi giorni si trova a Torino dove verrà sottoposto a un intervento chirurgico per “tentare di raddrizzare il naso”, scherza l’attivista. La ‘colpa’ del nostro connazionale è quella di aver partecipato al Gay Pride di Budapest nel luglio 2014 travestito da prete e con una caricatura del simbolo di uno dei movimenti neo-nazisti ungheresi. Dopo la sua aggressione sui social network sono state diffuse le immagini del Gay Pride affiancate dalla faccia tumefatta di Giuliano. Prima e dopo, hanno scritto per rimarcare la matrice omofoba dell’aggressione  di Cosimo Caridi

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