“Sel e Pd non possono essere avversari e insultarsi reciprocamente, è innaturale, questa divisione è miope e insensata, le convergenze sui temi sono numerose rispetto alle divisioni”. E’ l’appello della presidente della Camera Laura Boldrini per l’unità del centro-sinistra dal palco della festa dell’Unità di Roma. Il giornalista Giovanni Floris che la intervista però le ricorda un’altra unione in vista, quella con il gruppo dei verdiniani in Senato dopo l’uscita da Forza Italia del fiorentino plurindagato. “E’ un problema del Senato, non della Camera, chiedetelo a Grasso”, afferma ironica la presidente.” Non è un’alleanza politica, ma un accordo funzionale alle riforme, un partito non perde l’anima per questo anche se i malumori interni ci sono”, aggiunge. E su Renzi afferma: “E’ stata una scossa necessaria, ha dato un impulso benefico al sistema, ma ha messo troppa carne a fuoco, vedremo se porterà a casa i risultati”. La promessa della riduzione delle tasse? “Tutti saremmo felici, ma una persona consapevole pensa ai ‘ma’, io in tempi di risorse limitate per rilanciare i consumi toglierei l’Imu alle classi meno abbienti, ma non sentirei come priorità toglierla a chi ha dieci case”, spiega. Disuguaglianze, divisioni crescenti e aumento della povertà sono argomenti ricorrenti durante il dibattito. “La crisi superata? Non bastano gli indicatori positivi, anche se mi rallegrano. Se non cambia la vita reale delle persone”

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