Uno dei cliché che circondano il mondo LGBT vuole le lesbiche tutte poco attraenti, mascoline, con i capelli corti e con scarsa attenzione allo stile e alla bellezza. Ovviamente trattasi di un luogo comune, e a smentirlo una volta di più ci ha pensato anche quest’anno Miss Gaya, il concorso di bellezza che premia la lesbica più bella dell’anno.

La manifestazione si è svolta al MamaMia di Torre del Lago (LU), uno dei luoghi simbolo della scena gay italiana, e alla fine l’ha spuntata Margherita Paroli, 31 anni, fiorentina. “Essere lesbica – ha dichiarato la Paroli, che di mestiere organizza serate gay e gay-friendly – significa riconoscere la propria identità, esserne fiera e valorizzare la propria femminilità che è intrinseca in ogni donna”. Detto questo, però, sarebbe bene allargare la riflessione: ha davvero senso un concorso di bellezza per sole lesbiche? Sono donne come tutte le altre, ovviamente, quindi questa autoghettizzazione sa di panda del Sichuan da preservare in appositi spazi creati all’uopo.

Ma il messaggio di Miss Gaya, cioè che le lesbiche possono, vogliono e devono riappropriarsi di una femminilità minata da cliché e stereotipi, manda in secondo piano una discussione simile. Il fine giustifica i mezzi, almeno di tanto in tanto.

“Essere lesbica significa riconoscere la propria identità, esserne fiera e valorizzare la propria femminilità che è intrinseca in ogni donna” cit. Miss Gaya Italia 2015 – Margherita Paroli 31 anni di Firenze!

Posted by Mamamia on Venerdì 24 luglio 2015

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