La testa è giù. I piedi e le gambe su. Sulla faccia acqua a getto continuo. Il ‘prigioniero’ è convinto di annegare. Non ha dubbi né alternative. Quindi si gioca l’ultima carta possibile (secondo lui): dire quello che sa. In una parola: cedere. Si chiama Waterboarding, la tortura dell’acqua. Ed è la tecnica di interrogatorio della Cia, che consiste nel simulare l’affogamento con pratiche piuttosto brutali, allo scopo di intimidire la vittima ed estorcergli informazioni. Ed è la stessa procedura che, secondo una fonte diplomatica europea, la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente francese Francois Hollande e il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, hanno usato nell’incontro privato avuto in giornata con il premier greco Alexis Tsipras. In questo caso, però, si tratta di Waterboarding mentale: i tre avrebbero intimato al leader di Syriza di fare le riforme o di rassegnarsi a vedere il suo Paese fuori dall’euro e le sue banche collassare. L’indiscrezione è stata riferita dal responsabile Europa della redazione del Guardian, Ian Traynor. “Una immagine sgradevole – si legge sul quotidiano – che evidenzia quanto siamo caduti lontano dagli standard europei di solidarietà e unità”.

Emblematico il titolo di prima pagina scelto dal quotidiano inglese: “L’Europa si vendica di Tsipras”. Il prezzo del salvataggio, si legge nel catenaccio, sono misure “draconiane” di austerity. “A che gioco sta giocando la Germania?”, si chiede invece in prima il francese Liberation sullo sfondo di una foto di Angela Merkel. Mentre il Financial Times titola: “Incerto il futuro della Grecia nell’Eurozona”.

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