Turisti increduli e spaesati, pendolari sbigottiti e tanta rabbia da parte dei 10 dipendenti: l’unico bar all’interno della stazione ferroviaria di Livorno ha chiuso dopo 40 anni. Una stazione senza un bar al suo interno: di certo non un bel biglietto da visita per una città che sta cercando di puntare sul turismo per risollevarsi da una pesante crisi occupazionale. E viceversa non proprio il massimo per i crocieristi che sbarcano a Livorno per fare visita a Firenze, Pisa o Lucca.

bar stazioneIl motivo della chiusura? Il gestore del bar, Gerba, ha ricevuto lo sfratto esecutivo da parte di Centostazioni (società che si occupa della riqualificazione di 103 stazioni partecipata al 60% da Ferrovie dello Stato e al 40% da Archimede 1, controllata dal gruppo Save): mercoledì scorso, alla presenza dell’ufficiale giudiziario, sono stati sgomberati i locali e i 10 dipendenti sono stati licenziati. “Gerba Srl aveva smesso di pagare i canoni d’affitto da poco più di un anno perché Centostazioni non aveva provveduto agli interventi di ristrutturazione dell’immobile” dichiara a ilfattoquotidiano.it la segretaria della Uiltucs livornese Sabina Bardi. Abbiamo provato a contattare Centostazioni (società presieduta fino allo scorso marzo da Francesco Cavallo, indagato nell’ambito dell’inchiesta sulle Grandi opere) ma dall’ufficio stampa ci hanno risposto che l’azienda preferisce non rilasciare dichiarazioni. Il sindaco Filippo Nogarin, appena appresa la notizia della chiusura, ha scritto al ministro dei trasporti Graziano Delrio e a quello dell’economia Pier Carlo Padoan: “Forte sconcerto”.

All’interno del bar lavoravano una decina di persone: “La maggior parte di esse era a tempo indeterminato con orario full-time – specifica Bardi – ora per loro si aprono le porte della Naspi: sono disperate”. La chiusura lascia l’amaro in bocca: “Gerba gestiva l’attività dagli anni Settanta”. La notizia della probabile chiusura era iniziata a circolare lo scorso marzo. L’intimazione di sfratto è stata notificata il 24 giugno: “Abbiamo chiesto a Centostazioni di far slittare la chiusura a dopo l’estate per non creare disagi ai turisti: l’azienda non ha voluto sentire ragioni e non si è neanche presentata al tavolo convocato in prefettura”. Secondo alcune voci di corridoio il canone d’affitto si aggirava intorno ai 10mila euro mensili. Perchè Gerba ha smesso di pagare? “Centostazioni non ha provveduto a ristrutturare l’immobile come previsto”. Gli ormai ex dipendenti Gerba ora sperano che subentri al più presto un nuovo gestore. “Nei prossimi mesi ci sarà sicuramente una nuova gestione – precisa Bardi – ma il nome della nuova azienda lo potremo sapere ufficialmente solo dopo l’estate: ci batteremo affinchè tutti gli ex dipendenti siano reintegrati”.

Sulla questione è intervenuto anche il sindaco grillino. Nogarin ha espresso “solidarietà e vicinanza” alle famiglie degli ex dipendenti, poi ha puntato il dito contro Centostazioni: “Disertando i due tavoli convocati in Prefettura ha dimostrato una totale chiusura a qualsiasi tentativo di dialogo”. L’avvio della nuova gestione dovrebbe avvenire non prima del prossimo ottobre e ciò preoccupa non poco il pentastellato: “Così si rischia di far precipitare definitivamente nel degrado tutta la struttura”. Il sindaco si appella perciò al governo affinché Centostazioni trovi una soluzione: “E’ bene ricordare come questa società continui a essere partecipata al 60% da Ferrovie dello Stato”.

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